Da LeSiteinfo con MAPPA
La provincia di Ifrane ha riattivato il suo piano d’azione contro gli effetti dell’ondata di freddo ampliando la sua zona di intervento sulla base delle esperienze acquisite negli anni precedenti.
In questo contesto, i vari servizi (sanità, protezione civile, sicurezza nazionale, gendarmeria reale, forze ausiliarie e attrezzature) hanno mobilitato tutte le loro risorse umane e logistiche per mitigare gli effetti del freddo sulle popolazioni, soprattutto nelle zone montuose.
I servizi competenti della provincia di Ifrane hanno quindi effettuato l’identificazione delle zone interessate dall’ondata di freddo. Queste aree, che ricadono sotto diverse autorità locali, in particolare Dayet Aoua, Tizguite, Ain Leuh, Sidi El Mekhfi, Oued Ifrane, Bensmim, Tigrigra e Timahdite, contano 49 località per un totale di 4.629 famiglie e 21.940 persone.
Anche le donne incinte sono preoccupate attraverso il monitoraggio della loro gravidanza da parte dei servizi sanitari nell’ambito di questo piano d’azione provinciale per combattere l’ondata di freddo.
Anche l’accoglienza delle persone senza dimora (SDF) viene effettuata in stretta collaborazione con l’autorità locale e la delegazione provinciale di Assistenza Nazionale presso il centro socio-educativo di Azrou e Dar Talib de Ain.
Per garantire l’assistenza sanitaria alla popolazione interessata è stato predisposto un sistema sanitario che prevede in particolare la mobilitazione di strutture sanitarie e personale medico e paramedico nonché la programmazione di una ventina di carovane mediche.
Si noti che, nell’ambito del rafforzamento dell’accessibilità alle cure e del miglioramento dei servizi medici, un’unità medica mobile della Fondazione Mohammed V per la Solidarietà ha iniziato a fornire assistenza gratuita a beneficio della popolazione che vive nelle zone montuose.
SL
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