Questa frase è, per la Corte, “una giusta ed adeguata repressione dei fatti”. Essere più indulgenti sarebbe stato un”ammissione di debolezza dalla giustizia” ma anche “incomprensibile per le vittime e la società”. Nel suo giudizio il presidente tiene conto in particolare”conseguenze drammatiche per le vittime che sono rimaste segnate nella loro carne e che senza dubbio rimarranno tali fino alla fine della loro vita.” Si tiene conto anche dei trascorsi dell’imputato che, nonostante questi, ha commesso nuovamente delitto e della sua assoluta mancanza di rispetto per gli altri conducenti e per le regole della vita nella società. “La società non può più soffrire per tali azioni”commenta la corte.
L’arresto immediato ti fa sempre venire i brividi lungo la schiena. Tanto più che l’imputato è integrato: lavora a Bruxelles, ha trascorso tutta la vita in Belgio e ha sempre risposto a tutte le richieste delle autorità pubbliche. È stato il suo comportamento a spingere la corte a condannarlo.
Infatti, nonostante il suo passato e l’incidente che causò tra Sclayn e Thon-Samson, fu comunque condannato. Una volta per eccesso di velocità, l’altra per aver provocato un altro incidente avvicinandosi senza cautela a un incrocio, mentre era sotto l’effetto dell’alcol. È stato inoltre controllato a 148 e 156 invece che a 90 km/h, nei mesi di marzo e febbraio 2024. “Il rischio che commetta nuovi reati esiste”.
Una famiglia distrutta
I fatti per i quali questo residente di Beez è stato appena condannato risalgono al 20 gennaio 2021. Al volante della sua BMW Serie 3, l’uomo si è scontrato con una Kia Sportage che viaggiava in senso contrario. A bordo di questo secondo veicolo si trovavano cinque persone: un padre, la madre e tre figli. Erano tutti gravemente feriti. Ad un’adolescente sono esplosi la milza e il fegato. Il papà, che era alla guida del veicolo, non cammina più. Questo incidente ha richiesto l’intervento sul posto di 6 ambulanze, 1 SMUR, 4 autopompe e un elicottero sanitario. Dopo l’incidente l’imputato aveva un livello di alcol pari a 1,25 g/l di sangue.
La sua condotta era totalmente irresponsabile. Prima dello schianto, stava facendo pressione sui veicoli davanti a lui. Per superarli non ha esitato a prendere la corsia opposta nonostante la presenza di isole sulla corsia centrale. L’incidente è stato causato dalla perdita di controllo. L’imputato ha morso la spalla prima di colpire l’altro veicolo.