Questo fine settimana dell’11 e 12 gennaio, Pontchâteau, nella Loira Atlantica, ospita i campionati francesi di ciclocross. Intervista a Francois Trarieux, allenatore della squadra francese di ciclocross. È il nostro consulente per questo evento.
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Come vedi? Clément Venturini, ancora sei volte campione francese, ma chi non è stato in gran forma negli ultimi ciclocross e chi è andato un po’ meglio a Besançon l’altro giorno? Clemente Torinoni, Penso che sia comunque uno dei corridori che ne sa di più e che arriva sempre in ottima forma in occasione del Campionato Francese. Non per niente negli ultimi dieci anni ha moltiplicato le sue vittorie. E in più, su un circuito come Pontchâteau, che ci è sempre riuscito sin da quando era junior, dove vinse la Coppa del Mondo, ed è stato campione di Francia a Pontchâteau, ha concluso l’anno secondo. Quindi è un circuito che ha sempre avuto successo per lui. E poi già ha un po’ di lato psicologico a suo favore, a causa di questo piccolo sentimento che può avere di maestria. E dietro, sì, nelle ultime uscite che ha potuto fare, i circuiti non gli erano necessariamente favorevoli.
Lui resta comunque il pilota che mette in gioco, diciamo, il suo titolo. E alle sue spalle avrà inevitabilmente qualche avversario di cui parleremo più avanti.
François TrarieuxAllenatore della squadra francese di ciclocross
Ma anche per quanto riguarda l’analisi della sua preparazione, dovresti sapere che Clément aveva un vero obiettivo quest’anno il Campionato Francese e il Campionato del Mondo. E che la spesa che ha potuto fare durante le feste natalizie, allo stesso modo in cui i suoi avversari, direi, gli servirono da preparazione.
Ce ne sono? concorrenti che possono vieni a solleticare un po’ il detentore del titolo?
Gli altri tre favoriti sono David Menut, che attualmente è il miglior francese dell’inverno grazie a la sua regolarità a livello nazionale e internazionale. Ha vinto la Coupe de France assoluta. Finì sesto agli Europei e decimo ai Mondiali. Era a Hulst qualche settimana fa ormai.
David, il suo miglior risultato nei campionati francesi è stato a Pontchâteau ed è arrivato terzo.
Fabien Doubey, che negli ultimi anni ha moltiplicato i podi e che non è mai riuscito a conquistare questa maglia blu-bianco-rossa. E ovviamente Joshua Dubau, anche lui in gran forma.
Come abbiamo visto comincia davvero a fare molto bene già dai Mondiali di Besançon. È stato campione di Francia a Liévin. Si è preparato, ancora una volta, per questo campionato francese. Quindi penso che saranno proprio questi quattro contendenti al titolo che troveremo in testa alla gara.
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Com’è questo circuito di Pontchâteau? Ci sono tecnicismi o specificità di cui tenere conto?
Il circuito di Pontchâteau resta un percorso emblematico, almeno in Francia, e anche a livello internazionale.
È un percorso molto fisico, soprattutto nella parte finale che fa la differenza con tanto dislivello, salite ripide, e soprattutto ripetizioni di salite, tre gradini prima, e parti tecniche affrontate con rapidità, che a volte sono complicate.
Riassumendo potremmo dire in tre parole: elevazione, fisica e velocità tecnica
Come viene calcolato il percorso, in numero di giri o durata?
Per quanto riguarda il numero di giri, viene calcolato all’arrivo dopo i primi due giri, vale a dire che i commissari prendono la media dei primi due giri e la usano per avvicinarsi il più possibile all’ora di gara.
Quindi, se ad esempio i primi due round durassero in media 10 minuti, ciò significa che dopo due round, ai 20 minuti di gara dovremmo aggiungere altri 4 giri per avvicinarci all’ora.
Questo non sarà il caso, Penso che forse avremo sette round, o addirittura otto round, che verranno calcolati. Per tutte le gare è così, è il regolamento che lo prevede, è alla fine del secondo giro.
Cosa può essere la chiave del successo in questi campionati francesi 2025 a Pontchâteau? Sarà come partire molto velocemente, sorprendendo un po’ tutti? Lo sarà? per giocarlo in modo più strategico?
Bisogna sapere anche diverse cose a livello regolamentare e cioè che esiste una griglia di partenza dove sono posizionati i piloti, che viene fatta in relazione ad una classifica UCI, classifica internazionale, dove i corridori che stanno davanti sono quelli che hanno più punti nella classifica UCI.
Esiste una procedura di ricorso che si svolge secondo la classifica UCI. Viene data la partenza e poi la gara ha inizio.
Per la gara di domenica penso che la chiave sarà comunque la forma fisica della giornata, che sarà necessariamente preponderante rispetto al circuito, che risulta, ancora una volta, ripeto, molto fisico nella parte finale.
E la seconda cosa riguarderà l’aspetto psicologico, la gestione della gara in testa, perché ci saranno almeno 4 o 5 piloti che potranno giocarsi il titolo. Ecco allora che si rischia davvero di giocarsela, perché no, magari anche in volata finale. PForse dovremmo anche essere un po’ pazienti e padroneggiare la gestione della gara.
Commenti raccolti da Quentin Carudel
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