L’INDH al capezzale dei senzatetto di Azilal

L’INDH al capezzale dei senzatetto di Azilal
L’INDH al capezzale dei senzatetto di Azilal
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Il Centro Azilal, dedicato alle persone senza dimora, si pone come un esempio eloquente dei progetti nati dalla terza fase dell’Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano (INDH) offrendo più di una semplice struttura di accoglienza ma un ambiente di vita intriso di umanità.

Nell’attuale contesto di ondata di freddo che sta colpendo duramente la provincia montuosa di Azilal, questo santuario, lungi dall’essere un semplice tetto, vuole essere un rifugio di calore e un rifugio per coloro che, sopraffatti dalle difficoltà della vita, sono esposti ai rigori dell’inverno.

Attraverso questo gesto, l’INDH, pioniere nella tutela delle persone in situazioni precarie, lavora per restituire loro la dignità, offrendo loro la speranza di reinserimento e la possibilità di rinascere nella società.

Questo centro, di carattere sociale e umano, è stato creato grazie all’INDH e alle sue parti sociali, offrendo alloggio, ristorazione e soddisfacendo i bisogni essenziali delle persone in difficoltà.

Nel cuore di questa struttura che si è affermata come modello regionale, incarnando pienamente la solidarietà in ogni sua sfaccettatura, diverse decine di persone trovano rifugio e uno spazio di vita ideale per ripensare la propria vita. Le persone senza dimora trovano lì non solo un luogo di riposo e tregua, ma un sostegno completo, che soddisfa i loro bisogni più essenziali, siano essi medici, nutrizionali o psicologici.

Ogni aspetto della loro vita quotidiana è curato con cura, offrendo loro un contesto favorevole alla guarigione, alla stabilità e alla pace interiore.

In una dichiarazione al MAP, Issam Benaassou, capo della Divisione di azione sociale di Azilal, ha sottolineato che questo Centro, avviato come parte della terza fase dell’INDH, in particolare il Programma relativo al sostegno delle persone in situazione di precarietà, si distingue per il suo obiettivo volto a sostenere le persone in situazioni precarie, in particolare i senzatetto, ricordando che la realizzazione di questo Centro ha richiesto un finanziamento di 3 milioni di dirham per offrire un ambiente favorevole ai residenti.

In collaborazione con un’associazione locale che lo gestisce, il Centro si impegna a fornire un supporto sociale, medico e psicologico completo, rispondendo ai bisogni immediati delle persone vulnerabili, ha affermato Benaassou, sottolineando che durante i periodi di ondate di freddo, diventa un luogo vitale per i senzatetto a causa del calo delle temperature in questa provincia prevalentemente montuosa.

Da parte sua, Hicham Ahrar, presidente dell’associazione Noor per la protezione dei senzatetto di Azilal, ha ricordato che il Centro dispone di una grande capacità di portare rifiuti per uomini e donne, una cucina, bagni, servizi igienici e diversi saloni per il comfort dei residenti , indicando che l’Associazione Nour incaricata di supervisionare questo Centro continua i suoi interventi sul campo per il trasferimento delle persone in difficoltà dalla strada al Centro.

E aggiungere che il Centro offre particolare attenzione alla stabilità morale e fisica dei residenti, e ciò in un quadro umano e solidale pienamente in linea con le priorità della 3a fase dell’INDH finalizzata al miglioramento duraturo delle condizioni. vita dei più vulnerabili.

Dopo lo straordinario successo della prima e della seconda fase dell’Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano, la terza fase di questo grande progetto sembra volgersi verso una nuova visione che porta speranza e addirittura strutturazione, perché basata su quattro programmi coerenti e complementari.

L’INDH, ricordiamo, si rivolge a tutte le categorie sociali, con a capo persone in difficoltà, in una logica di equità e pari opportunità con l’obiettivo di ridurre i divari sociali e le disparità territoriali. a livello nazionale, il tutto nel quadro di un approccio partecipativo basato sulla governance e sulla buona gestione.

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