Par
Adrian Deschepper
Pubblicato il
8 gennaio 2025 alle 6:02
IL dominio di Chaalisimmerso nella foresta diErmenonvillesi è affermato tra i monumenti più visitati dell’Oise!
Nel 2024, questa zona rinomata per la sua ex abbazia reale fondata nel 12e secolo, accolto nientemeno che 57.500 visitatoriun incremento del 6% rispetto al 2023. Un nuovo record!
Quarto monumento più visitato dell’Oise
“Rispetto al 2019, anno di riferimento prima della crisi Covid, le presenze sono aumentate di oltre l’80% e si sono stabilizzate sopra i 50.000 visitatori”, si rallegra Alexis de Kermel, amministratore generale della tenuta di Chaalis.
Con questa grande affluenza, è così diventato il quarto monumento o museo il più visitato dell’Oise, dietro i castelli di Chantilly, Pierrefonds e Compiègne.
“Ci stiamo muovendo lentamente ma inesorabilmente verso la soglia dei 100.000 visitatori che è il nostro obiettivo finale entro il 2030”, aggiunge l’amministratore generale a Novità sull’Oise.
Dobbiamo rimanere umili, Chaalis non è ancora un must nell’Oise. Ma ci stiamo muovendo verso questo.
Giornate delle rose ed eventi stagionali
Un luogo di 1.000 ettari che sta diventando sempre più iconico nel paesaggio dell’Oise, rinomato soprattutto per i suoi I giorni della rosache si svolgono ogni anno nel mese di giugno. L’anno scorso si recarono a Chaalis per l’occasione 15.000 persone.
Altri eventi scandiscono l’anno della tenuta, nominata terzo monumento preferito dai francesi nel 2023 nello spettacolo di Stéphane Bern, come il periodo natalizio, dove Chaalis propone di immergersi nel 1900 attraverso una caccia al tesoro, e A fuochi d’artificio vita quotidiana molto apprezzata dalle famiglie.
Chiusura del castello alla fine del 2025
A Chaalis, l’anno 2025 sarà segnato dal completamento dei lavori della piccola stalla e dall’avvio della ristrutturazione delle reti e del castello-museo.
«Questi lavori porteranno alla chiusura, a fine 2025, del castello-museo», avverte l’amministratore.
Per quanto riguarda le presenze, l’azienda spera di attrarre 60.000 visitatori quest’anno, nonostante questa chiusura. “Stiamo attualmente lavorando sulla nostra offerta culturale, per vedere come possiamo distribuirla nel giardino, nella natura, nella biodiversità, nelle rose ma anche per evidenziare meglio le rovine e la cappella.”
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