Rachid Maboudi
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21:23 – 7 gennaio 2025
Martedì 7 gennaio, la sezione penale specializzata in crimini finanziari della Corte d’appello di Fez ha condannato la presidente della Fondazione Aman per l’Educazione Sostenibile e diversi membri della sua associazione a pene detentive e multe per appropriazione indebita di fondi pubblici.
Il presidente e il tesoriere dell’associazione sono stati condannati ciascuno a quattro anni di carcere e a una multa di 40.000 dirham. Sono stati condannati anche due membri dell’associazione, uno a un anno di reclusione e 20.000 dirham di multa, l’altro a 10.000 dirham di multa e pena equivalente. Un quinto imputato, processato in libertà, è stato condannato a due anni di carcere con una multa di 10mila dirham, mentre la sorella del presidente è stata assolta.
Il caso è nato a seguito della denuncia presentata da un dipendente di un istituto scolastico, che accusava i dirigenti dell’associazione di aver dirottato fondi pubblici destinati a sostenere gli studenti delle zone rurali nell’ambito della lotta contro l’abbandono scolastico.
L’indagine, supervisionata dalla procura competente e affidata alla brigata regionale della polizia giudiziaria di Fez, ha rivelato diverse irregolarità. Tra le accuse mosse all’imputato figurano falsificazione di documenti, loro uso fraudolento, nonché appropriazione indebita e sperpero di fondi pubblici.
Gli arresti sono avvenuti il 23 gennaio 2024, durante un’operazione coordinata nelle città di Fez, Rabat e Sefrou, effettuata dalle brigate regionali con il supporto della Direzione Generale della Sorveglianza Territoriale (DGST).
Al termine di questa operazione, l’accusa ha ordinato la detenzione provvisoria del presidente, del tesoriere e di due membri dell’associazione nel centro penitenziario di Bourkaïz, mentre altri due sospettati sono stati perseguiti in libertà provvisoria.
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