Mylene Wunschcapo dipartimento del Rally Nazionale dell’Indre, ritiene che la Francia “perde un grande politico” con la morte di Jean-Marie Le Pen, martedì 7 gennaio 2025, a “grande difensore della nazione francese”.
Anche Mylène Wunsch ritiene che Jean-Marie Le Pen lo fosse “un visionario che ha capito bene: ha evidenziato il rischio per la Francia di perdere la sua sovranità. Lo vediamo con la crisi agricola e l’Unione Europea, o anche con l’OQTF (Obblighi di uscita dal territorio francese) che commettono attentati e destabilizzano il Paese”. Ecco perché, denuncia, “è deplorevole ridurlo a un personaggio controverso”.
Mylène Wunsch si impegnò nel Fronte Nazionale, che divenne il Raggruppamento Nazionale quando Marine Le Pen subentrò a suo padre. “È perché in quel momento ho potuto farlo, ha detto. Qualunque cosa accada, Jean-Marie Le Pen resta un modello per tutti gli elettori del FN e del RN. Non possiamo togliergli ciò che ha portato al nostro movimento e alla Francia. »
Non bisogna parlare male dei morti e io posso solo dire male di loro.
André Laignel
Altrove nello spettro politico indiano regna il silenzio radiofonico. Gil Avérous, sindaco di Châteauroux, ha fatto sapere di non averne “reazione speciale” trasmettere: “Non l’ho mai conosciuto e, che io sappia, non aveva alcun legame particolare con Châteauroux. »
Stesso atteggiamento per l’ex ministro socialista, Michel Sapinsi dichiarò a suo tempo oppositore dell’estrema destra ma si ritirò dalla vita politica. “Non voglio davvero rispondere alla tua domanda, anche se è molto naturale da parte tua, ha detto tramite SMS. Preferisco restare in silenzio. » Quanto al socialista André Laignel, decide: “Non bisogna parlare male dei morti e io posso solo dire male di loro. »
Omaggio a Charlie e Philippe Seguin
Il senatore LR Frédérique Gerbaud pensiamo a Marine Le Pen. “Perché anche io sono una ragazza che ha perso il papà. » Il deputato repubblicano Nicolas Forissier dichiara semplicemente: “Mi inchino alla morte di qualsiasi persona, anche se l’ho combattuta politicamente. Non farò ulteriori commenti. »
Sui social i parlamentari hanno preferito commemorare gli attentati Charlie Hebdo. Il deputato (Orizzonti) François Jolivet si distingue ancora, su “Non dimenticheremo mai questo statista eccezionale, visionario e profondamente legato alla Francia”scrive.