L’interfile ancora autorizzato per le moto in tangenziale nonostante un possibile divieto

L’interfile ancora autorizzato per le moto in tangenziale nonostante un possibile divieto
L’interfile ancora autorizzato per le moto in tangenziale nonostante un possibile divieto
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Doveva essere vietato il 1° gennaio 2025, ma il traffico intercorsia è nuovamente autorizzato sulle autostrade e sulle superstrade in 21 dipartimenti per le due ruote a motore. L’esperimento è stato nuovamente rinnovato in attesa di una generalizzazione del provvedimento richiesto dai primi interessati.

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Intrufolarsi sulla tangenziale tra due file di auto, una pratica quasi generale per moto e due ruote. L’interfile teoricamente proibito rimane la norma tra i motociclisti: “Siamo più veloci delle macchine, difficile restare indietro quindi prendiamo sempre l’interfila”sostiene un primo pilota, “L’interfile è il punto centrale del motociclismo nelle aree urbane”aggiunge un secondo.

Sulla tangenziale e in 21 dipartimenti il ​​traffico interlinea è tollerato per decreto da quattro anni. Una domanda di sicurezza per i conducenti di motociclette: “Le distanze di sicurezza non vengono mai rispettate perché il traffico è molto intenso quindi la nostra visibilità è molto ridotta quando davanti abbiamo un’auto grande o un furgone e, dietro, rischiamo di essere investiti se freniamo con l’auto”spiega Jean-Marc Belotti, coordinatore della federazione dei motociclisti arrabbiati di Parigi e delle sue periferie.

Secondo l’organismo incaricato di valutare questa pratica, il traffico intercorsia non provoca più incidenti, a condizione che i motociclisti non guidino troppo velocemente tra due corsie e rispettino il limite di velocità di 50 km/h: “L’automobilista, prima di cambiare corsia, quando va a informarsi, se vede arrivare un razzo, prenderà l’informazione ma non vedrà nessuno, cambierà corsia e costituirà un ostacolo non gestibile da le due ruote motorizzate”sottolinea Benoît Hiron, responsabile della sicurezza stradale del CEREMA.

Interfile resta quindi possibile e legale almeno fino alla fine di luglio. Fino ad allora, un decreto potrebbe generalizzare questa pratica in tutta la Francia e regolamentarla meglio.

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