Brutto colpo per il grande Charles Ollivon, vittima della rottura del legamento crociato

Brutto colpo per il grande Charles Ollivon, vittima della rottura del legamento crociato
Brutto colpo per il grande Charles Ollivon, vittima della rottura del legamento crociato
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Aspettavamo con apprensione il verdetto per Charles Ollivon (e purtroppo avevamo ragione). Le immagini del suo infortunio, al 7′ durante la grande vittoria del Tolone contro il Racing 92 (36-24) sabato scorso, hanno fatto temere il peggio, quando la terza fila è crollata da sola prima di offrire una palla a Test a Baptiste Serin, tenendogli il ginocchio destro. Dopo gli esami, fu fatta la diagnosi: Grand Charles era infatti vittima della rottura del legamento crociato del ginocchio e la sua stagione era finita.

E con esso, inevitabilmente, il VI Torneo delle Nazioni che inizierà a fine mese per il XV di Francia con la prima partita contro il Galles. Uscendo facendo smorfie e zoppicando, supportato dagli allenatori, Ollivon sospettava già che il suo torneo stesse scivolando via, cosa che ha confermato martedì in un messaggio sul suo account Instagram. “Devo smettere di fare ciò che amo per il momento e presto mi sottoporrò a un intervento chirurgico”, ha scritto.

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Primo capitano del mandato di Galthié, prima che subentrasse la superstar francese del rugby Antoine Dupont, Ollivon è un giocatore importante del XV francese, con le sue 46 presenze, che è sempre riuscito a tornare ai massimi livelli nonostante gli infortuni e la competizione.

Prezioso nel tocco, potente ma anche molto mobile nonostante la sua grande stazza (1,99 m), Ollivon mancherà al XV francese durante il Torneo, nonostante l’enorme emulazione che regna nella terza linea degli azzurri, dove non mancano i talento (Cros, Boudehent, Alldritt, Roumat…).

Un’infermeria ben fornita

L’assenza di questo giocatore esperto (31 anni) è un duro colpo anche per il tecnico Fabien Galthié, che dovrà già fare a meno di un altro dei suoi dirigenti, il centro Gaël Fickou (30 anni, 93 presenze), vittima di una frattura al pollice e chi dovrebbe saltare almeno le prime due partite contro Galles e Inghilterra.

Altri giocatori sono ancora in dubbio dopo gli infortuni subiti durante il tour autunnale e non sono ancora tornati alle competizioni, come i sostenitori del Bayonne Tevita Tatafu (caviglia) e del Toulon Jean-Baptiste Gros (bicipite femorale).

Il pilastro sinistro del Tolosa, Cyril Baille, è tornato in campo solo sabato dopo sei mesi di assenza e il gravissimo infortunio riportato nella semifinale contro il Rochelle (rottura dei legamenti della caviglia sinistra e frattura del perone). In seconda o terza linea, è assente (dietro) il giocatore del Bordeaux Pierre Bochaton, convocato a novembre, mentre è incerto il giocatore del Lione Mickaël Guillard (caviglia).

Ollivon, il ferito ripetutamente

Per Charles Ollivon, questo nuovo grave infortunio è una vera battuta d’arresto, dopo un tour autunnale di successo. Retrocesso dal girone contro il Giappone quest’autunno da Galthié in nome del ringiovanimento della squadra, ha risposto con un’entrata in gioco fragorosa la settimana successiva contro gli All Blacks, prima di disputare una partita impressionante contro l’Argentina nell’ultima partita di novembre.

Ben rilanciato in Azzurro e nel club, ha visto il suo ritorno alla ribalta fermarsi di colpo, come tante volte. Nell’aprile 2017, il basco si è allenato a Bayonne, che gioca nel porto di Tolone dal 2015, ha avuto una ricaduta con un infortunio alla spalla sinistra ed è stato lontano dal campo per diversi mesi. Al suo ritorno, ad agosto, si fratturò la scapola e vide l’inizio di un lungo calvario: si parlava di fine carriera. Alla fine non giocherà più fino al 2019.

Tornato ai massimi livelli, nominato capitano della Francia dal nuovo allenatore Galthié, Ollivon si infortuna nuovamente per la rottura del legamento crociato – questa volta del ginocchio sinistro, nel 2021. La tenace terza fila torna ancora una volta con i Blues, a a un livello tale da essere nominato nel mondiale maschile XV dell’anno 2023. Fino a questo nuovo scherzo del destino, forse uno di troppo per un grande corpo già fin troppo maltrattato.

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