En questo martedì 7 gennaio tanti pensieri andranno a “Charlie Hebdo”. Dieci anni dopo gli attentati del 7 gennaio 2015, la minaccia terroristica continua a incombere sulla Francia. “La minaccia non è mai stata così presente”, ha giudicato Bruno Retailleau, intervistato da Il parigino.
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Risposta
Il ministro degli Interni si basa in particolare sulla cifra di nove attacchi terroristici islamici sventati nel 2024 sul suolo francese, di cui tre contro i Giochi olimpici. Si tratta del totale più alto dal 2017. “La battaglia contro il totalitarismo islamico è lungi dall’essere vinta ed è chiaro che, domani, la Francia potrebbe essere nuovamente colpita”, ha ammesso l’attuale presidente di Place Beauvau, sopravvissuto al governo Barnier.
La questione di un nemico interiore
Il nemico, a suo avviso, potrebbe anche provenire dall’interno, in particolare per i criminali minori: “Ora può esserci una connessione tra i gruppi all’estero e la crescente minaccia endogena costituita da questi giovani radicalizzati, in particolare attraverso le reti sociali”, ha detto il ministro. che sottolinea anche la minaccia “che gli islamisti lascino il carcere”. Sarebbero 83 nel 2024 e, a suo avviso, dovrebbero essere soggetti a “ferme misure di sicurezza giudiziaria”.
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