Lunedì 6 gennaio 2025, un imputato di cittadinanza portoghese, cresciuto in Francia, è comparso davanti al tribunale penale di Niort, per violenza commessa contro i suoi genitori, la notte tra il 31 dicembre 2024 all’1È Gennaio 2025, a Bressuire.
L’uomo di 23 anni è già noto ai tribunali, in particolare per infrazioni stradali. In quanto tale, è soggetto all’obbligo amministrativo di lasciare il territorio francese, notificato il 31 gennaio 2023. Tuttavia, entrerà in Francia il 21 dicembre 2024. “per i festeggiamenti di fine anno”e rivedere la sua nipotina di due anni e mezzo, che non aveva riconosciuto alla nascita. Ha poi vissuto con i suoi genitori.
Pugni
La notte del 31 dicembre i gendarmi di Bressuire furono chiamati a casa loro. La discussione è scoppiata quando l’uomo è rientrato dalla sera, intorno alle 6. Era ubriaco. Bussa violentemente alla porta. Sua madre poi cerca di spingerlo via. Lo colpisce “un pugno alla testa, un calcio alle gambe e la prende per il collo”secondo il racconto del presidente.
Il padre interviene per difendere la moglie. Risponde anche con pugni e calci. “È stata legittima difesa. Mio padre ce l’ha con me”– sottolinea l’imputato.
“Ha avuto il sopravvento”
Il padre, che ha sporto denuncia, chiede solo un simbolico euro di risarcimento. “Vuole soprattutto che suo figlio si prenda cura di se stesso”spiega l’avvocato del padre. La violenza contro il padre ha comportato otto giorni di interruzione temporanea del lavoro (ITT). “Qui la difesa non è affatto proporzionata. La violenza è una spiegazione ma mai una giustificazione”sottolinea il pubblico ministero.
Moduloe Ambroise Garlopeau, avvocato difensore: “È stato preso a pugni da bambino. È cresciuto. E quel giorno, per la prima volta nella sua vita, ebbe la meglio. »
Il tribunale pronuncia una condanna a dieci mesi di reclusione e detenzione continuata. Egli è ineleggibile per cinque anni e gli è inoltre vietato l’ingresso nel territorio francese per cinque anni. Infine, dovrà pagare un euro simbolico al padre.