C’è il potere delle immagini: video che circolano sui social network mostrano ospedali sovraffollati, corridoi e sale d’attesa affollati, pieni di persone che indossano maschere protettive.
Automaticamente, queste immagini ci riportano alla pandemia di Covid-19.
C’è però un’importante differenza con il Covid-19: il virus HMPV è stato identificato quasi un quarto di secolo fa, nei Paesi Bassi, nel 2001.
Non siamo quindi di fronte ad una nuova malattia originaria della Cina o isolata in questo Paese. In Germania, secondo l’agenzia sanitaria RKI, alla fine di dicembre circa il 7% delle persone con malattie respiratorie erano infette da questo virus.
Sintomi
L’HMPV, che sta per metapneumovirus umano, provoca sintomi simili a quelli dell’influenza: febbre, mal di testa, tosse e naso che cola.
Questi sintomi scompaiono “durano dai due ai cinque giorni e se ne vanno da soli”rileva l’American Lung Association (ALA), i bambini sotto i cinque anni e gli anziani sono i più colpiti.
La ONG classifica l’HMPV tra i “principali cause di infezione respiratoria acuta” nel mondo.
Come per l’influenza, il virus si trasmette toccando una superficie infetta, oppure attraverso le goccioline quando una persona malata tossisce o starnutisce.
Per Pechino tutto è sotto controllo
Come scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung, “Dopo il lockdown dovuto alla pandemia di coronavirus, in molti paesi, come gli Stati Uniti ma anche il Regno Unito, si sono verificati sviluppi più gravi di infezioni da HMPV nei bambini piccoli”. Il quotidiano di Francoforte parla di un effetto “aumento”poiché i neonati durante la pandemia non sono stati esposti tanto agli agenti patogeni a causa delle condizioni igieniche più rigorose. Quindi non hanno sviluppato tanti anticorpi.
Il Ruanda testa il vaccino contro la febbre da virus Marburg
Il portavoce del ministero cinese degli Esteri cerca di rassicurare. Lo ha ricordato durante una conferenza stampa il 3 gennaio “i forti aumenti” le infezioni respiratorie sono innumerevoli “nell’emisfero settentrionale” in inverno. Lo ha assicurato “le malattie sembrano essere meno gravi e diffuse su scala minore rispetto all’anno precedente”concludendo che il“puoi viaggiare in Cina in tutta sicurezza”.