Il successo del Kings Day di Delémont resta intatto. Lunedì sera, ancora una volta, la sala Saint-Georges era gremita per ascoltare la fanfara dell’Union instrumentale de Delémont e assaggiare le palline di pane della galette. Erano esattamente 500, debitamente serviti su un vassoio dagli uomini e dalle donne borghesi di Delémont in redingote, cilindro e abiti da “contadina della domenica”. E con loro, i dipendenti comunali di ogni assessorato. Quelli che hanno perso? “No, per niente! Vengo ogni anno”, ribatte uno con veemenza.
Cinquecento palline, dunque, e venti fagioli. Si dice che un anno si dimenticarono di mescolare tutto e le corone andarono agli ospiti di un solo tavolo. “L’ho sentito anche io, ma non posso confermarlo”, sorride il cancelliere Nicolas Guenin. Niente di tutto questo quest’anno. Ci chiediamo ancora: cosa si prova ad essere regina, signora? “Oh, questa è la prima volta che vinco qualcosa.”
Foto… da incorniciare, ovviamente!
In questo caso, oltre ai gioielli in cartone, un buono da 20 fr. negli affari di Delémont e una serie di foto della città hanno segnato Pierre Montavon. La stazione, un vicolo del centro storico… Cosa ne farà? “Incorniciali, ovviamente!” Un altro è più modesto nel suo trionfo: “L’importante è partecipare”. Per accompagnare il tutto, un bicchierino di vin brulè bianco ottenuto dal vino dei vigneti del castello.
svizzero