Bevanda degli dei o bevanda del diavolo, l’alcol è tanto sacro quanto esecrato. In pausa durante il “Gennaio secco”, non più questione di brindisi alla festa o di triste solitudine, il mese di astinenza permetterà agli appassionati di “rendere potabile l’acqua” come diceva il poeta. Da mercoledì scorso è servita la sesta edizione della sobrietà.
Vuoi riporre le bottiglie in cantina e nei cubicoli in soffitta? Per scacciare tutti i postumi di una sbornia dopo una festa di fine anno ubriaca? È già partita la campagna “Dry January”, un gennaio senza alcol, sobrio o secco a vostra scelta. Tuttavia, non è mai troppo tardi per unirsi agli oltre 4 milioni e 500 mila francesi che si sono presi una pausa in questa data del 2024.
Lanciata nel Regno Unito undici anni prima, l’operazione, sostenuta da associazioni e tossicodipendenti, ha subito iniziato un tour internazionale che continua a crescere. Come un ultimo regalo di Natale da farsi per la propria salute, come un regalo per il portafoglio o un’occasione unica per fare il punto sul proprio tasso alcolico e controllare meglio i propri consumi. La dipendenza colpisce più di 5 milioni di persone in Francia, costa socialmente 120 miliardi di euro e rappresenta la seconda causa non inevitabile di mortalità prematura dopo il tabacco.
È diventato un forte bevitore di whisky “per anestetizzare la mia depressione e la mia sofferenza”Frédéric, padre di 42 anni, racconta la sua lotta all’Independent. Carla, una giovane studentessa, testimonia i benefici di una pausa temporanea. Benefici portati dallo psichiatra tossicodipendente di Perpignan Federico Caro… Ma licenziato da Frédéric Rouanet, presidente del sindacato dei viticoltori dell’Aude. Forza, il tempo del “digeo” aspetterà. O no. Bacco e Dioniso si riprenderanno.
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