“Devo estendere la storiaOise“, è con queste parole che Victor Habert-Dassault dice che sta preparando il suo ritorno al prossimo legislativodopo la sconfitta contro Claire Marais-Beuil (RN). Questi confidenzeè sulla rivista l’Espresso che le fa, nel suo numero dal 2 all’8 gennaio, intitolato Dassault, indagine su un impero.
“Devo estendere la storia nell’Oise”
“Il rappresentante della quarta generazione (della famiglia Dassault, ndr) si prepara a tornare a Beauvais, dove ha mantenuto un appartamento in affitto. Si presenterà alle prossime elezioni, rendendosi conto di quanto sarà difficile il compito,
RN ha fatto saltare sei dei sette collegi elettorali del dipartimento, ma, ha detto, pensieroso, “devo estendere la storia all’Oise”.”
Questo è ciò che possiamo leggere in questo articolo di Emilie Lanez. Il deputato, sconfitto dopo le elezioni seguite allo scioglimento dell’Assemblea nazionale, manifesta l’intenzione di tornare in politica. Non è la prima volta che esprime questa intenzione. A metà dicembre ha organizzato una sorta di ritorno politico a Troissereux vicino a Beauvais per annunciare che si stava preparando al suo ritorno.
Alleanza con la Marina Militare? Ne ha parlato con sua zia Natacha
Per questa intervista, Victor Habert-Dassault ha ricevuto il giornalista dell’Express nella villa Dassault a Parigi, sulla rotonda degli Champs-Elysées. Vcitor Habert-Dassault e sua zia Natacha (la vedova di Olivier Dassault morto in un incidente in elicottero nel 2021) che evoca la famiglia Dassault e i suoi legami con la classe politica.
In questo articolo, il giornalista ritorna anche sulla campagna condotta da Victor Habert-Dassault dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. “Quando il partito di Marine Le Pen gli propone un’alleanza, ed Eric Ciotti, amico di suo zio, lo esorta con insistenza a seguirlo nell’unione dei diritti, lui rifiuta.” Apprendiamo di sfuggita che ne parlò con sua zia Natacha, chiedendole se lo avrebbe accettato nostro zio, nipote di un deportato di Buchenwald (Marcel Dassault). Lei lo consola, dicendogli che non avrebbe voluto un’alleanza con la Marina Militare.
L’Express ritorna con questa campagna “abracadabrant”.
Nel suo articolo, Emilie Lanez evoca una campagna “abracadabrant”. “Commette una serie di errori grossolani, avidamente rintracciati dalla stampa locale”. Il giornalista cita il momento in cui il deputato uscente parcheggiò la sua auto a cavallo di due posti riservati ai disabili, il momento in cui per sfuggire alle telecamere dell’inviato speciale si rifugiò in un negozio di fiori o il caso del licenziamento del suo autista per eccesso di velocità…