Secondo un recente studio, il consumo di alimenti ultra-processati ricchi di oli di semi può essere associato ad un aumento del rischio di sviluppare il cancro al colon.
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- Gli alimenti ultra-processati ricchi di oli di semi potrebbero aumentare il rischio di cancro al colon.
- Il legame tra oli di semi e cancro al colon non è chiaramente stabilito.
- Si consiglia di consumare con moderazione gli oli di semi, presenti in molti alimenti ultra-processati.
Di fronte all’emergere di nuovi studi si pone la questione della potenziale nocività degli oli di semi. Secondo una recente pubblicazione sulla rivista Intestinosembra che gli alimenti ultra-processati contenenti elevate quantità di questi oli possano essere collegati a un aumento del rischio di cancro al colon.
Oli di semi: fonte di controversia
Oli come mais, colza, soia, girasole, crusca di riso, arachidi, vinaccioli e semi di cotone rientrano in questa categoria. Recentemente, il loro utilizzo è stato ampiamente esaminato e criticato. Robert F. Kennedy, Jr., scelto dal presidente eletto Trump per guidare il Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS), ha addirittura affermato su Instagram che gli oli di semi sono “una delle principali cause dell’epidemia di obesità.
Il collegamento tra oli di semi e cancro al colon deve essere sfumato
Non bisogna però trarre conclusioni affrettate. “Lo studio mostra un’associazione tra alti livelli di acidi grassi omega-6 e aumento della crescita del cancro al colon”afferma Heather Yeo, MD, MHS, chirurgo del colon e del retto e oncologo chirurgico presso la Weill Cornell Medicine.
Questi acidi sono generalmente presenti negli oli di semi, e quindi in alcuni alimenti ultra-processati. Tuttavia, non è chiaro se siano gli alimenti consumati con questi oli o gli acidi stessi a causare questo aumento.
Si consiglia un consumo moderato
Non è necessario eliminare completamente questi oli dalla dieta, ma è meglio consumarli con moderazione. Questo perché contengono omega-6 e omega-3, che hanno benefici per la salute ma non dovrebbero essere consumati in eccesso. “L’importante è evitare l’esposizione continua a cibi ultra-processati e carni lavorate”conclude Yeo. Si consiglia di adottare una dieta ricca di fibre e variata.
Inoltre, è possibile adottare altre misure per ridurre il rischio di cancro al colon, come limitare l’assunzione di alcol, evitare il fumo, fare esercizio fisico regolare e screening del cancro del colon-retto a partire dai 50 anni.