Top 14 – “La Rochelle, ancora così dura con i maul”: come i Maritimes hanno riconquistato il dominio sulle palle portate difensive

Top 14 – “La Rochelle, ancora così dura con i maul”: come i Maritimes hanno riconquistato il dominio sulle palle portate difensive
Top 14 – “La Rochelle, ancora così dura con i maul”: come i Maritimes hanno riconquistato il dominio sulle palle portate difensive
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Molto meno ermetica del solito in questa prima parte di stagione, la difesa dello Stade Rochelais resta comunque diabolica quando si tratta di disarmare i gruppi avversari che penetrano. Una classica ancora decisiva proprio sabato scorso, contro il Clermont (20-15).

“Vedo Will completamente in palla e so che anche se andassero in porta, sarebbe bello!” I Rochelais di Jules Favre gli hanno ancora un orgoglioso debito, verso quest'orco di Skelton. O come la seconda linea australiana, (ri)ha spinto il coraggio sul prato del Deflandre sabato scorso, poco prima della rimessa in gioco del Clermont a 10 metri dalla porta marittima (76esimo), quasi con calma, da sola, ha disinnescato ciò che stava accadendo e che alla fine si dimostrerà la cartuccia ASM definitivapoi condotto 20-15 da una formazione di La Rochelle messa alle strette davanti alla sua linea. LA svolta di una partita sul punto di ribaltarsi.

“Dobbiamo fare i complimenti ai ragazzi, non dovevamo crollare”. Apprezzata a giusto prezzo sugli spalti da Rémi Talès, uno dei vice di Ronan O'Gara, questa importantissima sequenza è stata apprezzata, dal campo, anche da Gregory Dannazionecapitano oh così orgoglioso e sollevato: “Sono questi ultimi cinque minuti i momenti in cui possiamo spaventarci. Ottima reazione della squadra su questa difesa della palla. Abbiamo dimostrato molta resilienza, tanta voglia, ci ha fatto molto bene”.

Una sola meta concessa su maul

“Quest'ultimo tocco contro la migliore squadra del campionato su palla portata è stato un vero test e abbiamo risposto. La soluzione facile sarebbe stata difendere la palla portata senza difenderla troppo. continua “Talo” mentre decifra l'azione. Abbiamo dimostrato di voler vincere, per sancire la terza partita consecutiva. E' bello, stiamo iniziando una nuova dinamica, ci permetterà di tornare giovedì con uno slancio positivo invece di rimuginare durante queste vacanze di Natale […] La nostra difesa a palla portata ci ha fatto molto bene in questa stagione e per anni. Possiamo ancora vedere oggi che è stato estremamente efficace.”

È un eufemismo dire che La Rochelle sta covando la sua arma di distruzione di massa, le mazze. Dall'estate 2020 e dall'arrivo nell'organico di Romain Carmignani, cervello di quella che molti osservatori considerano la migliore difesa di tocco d'Europa e del pianeta, le prove concesse sulle penetrazioni a gruppi si contano sulle dita di entrambe le mani. Solo in questa stagione, in quattordici partite e trentadue mete subite, i Rochelais sono stati sorpresi a fallire in questo modo solo una volta – a Bath, il 6 dicembre -, più o meno la loro prestazione abituale in materia. Forte.

Un passo avanti

Tanto più forte perché l'allenatore degli attaccanti conosce il suo sistema – articolato attorno a specifici profili e ambiti – osservato, spiato, sezionato come il bene da smantellare. Da avversari alla continua ricerca del minimo difetto o del modo per neutralizzare la struttura. I tocchi rinforzati del Clermont, sabato? “Stiamo cercando di trovare soluzioni per prendere il sopravvento”. sorrise la prostituta dell'Alvernia Etienne Fourcade. Piuttosto giallo perché anche il contributo dei trequarti, venuti in più occasioni ad unirsi al gruppo degli attaccanti,”Non ha funzionato. Segno che il gruppo di lavoro marittimo “antimaul”, che si riunisce regolarmente, altrettanto spesso è un passo avanti.

“Tutte le squadre cercano di adattarsi a questo, ma noi cerchiamo anche di anticipare i colpiconferma il suo omologo di La Rochelle Quentin Lespiaucq. Ad esempio, quando ci prepariamo per la settimana, proviamo a sapere, se fossimo nel Clermont, la squadra delle Top 14 che segna più palloni portati, come attaccheremmo lo Stade La Rochelais. Per lavorarci al meglio. Inoltre siamo più presi di mira dal corpo arbitrale perché è sempre al limite, quindi cerchiamo sempre di giocare con il limite del regolamento”.

Anche se La Rochelle fa forse meno paura che in passato, è chiaro che è ancora così dura con i maul.

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