Rezé ha fatto la scelta forte e ambiziosa di impegnarsi nell’approccio Zero Long-Term Disoccupato Territorio (TZCLD) dal 2021, anche se “La soppressione del sostegno ai disoccupati rappresenta da diversi anni uno sforzo paziente e continuo, accompagnato sistematicamente dall’idea che i disoccupati sono dei profittatori”si rammarica Agnès Bourgeais.
“I disoccupati vengono continuamente individuati e costretti ad accettare qualsiasi lavoro senza mai essere realmente presi in considerazione o riconosciuti”continua il sindaco. “Ovunque, il sostegno a chi è coinvolto nella precarietà e nell’occupazione sta scomparendo. Qui, questi stessi attori vengono rimessi al centro del gioco per proporre qualcosa di ambizioso e gratificante per questi beneficiari”.
Alla fine, presso l'azienda per l'impiego (EBE), denominata L'Amarrez, saranno disponibili circa un centinaio di posti di lavoro a tempo pieno. Tra le sue attività, che non competono con quelle già esistenti, figurano il riciclo dell'abbigliamento professionale e il riciclo dedicato alla prima infanzia.
Pierre Quénéa accoglie con favore l'impegno di Rezé in questo esperimento che difende l'idea “che nessuno è disoccupato e che si sforza di restituire dignità a tutti interessandosi alle individualità mentre la facilità e la consuetudine è attaccare la massa”.
Il Consiglio ha approvato la convenzione pluriennale (2024-2026) tra l'associazione Experimentation Territoire Zero Disoccupati di lunga durata e la Città di Rezé e la convenzione pluriennale (2024-2026) tra l'associazione Experimentation Territoire Zero Disoccupati di lunga durata, l'Azienda Scopo Occupazionale, Amarrez e il Comune di Rezé.
Il Comune vota anche per un contributo eccezionale di 15.500 euro per pareggiare il bilancio 2024.
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