Contro il Bruges, l'allenatore 37enne ancora una volta non ha esitato a dare molta libertà all'uomo che ha preso la maglia numero 23 al suo arrivo al club. Un numero che apparteneva a Cameron Puertas, il maestro unionista che era già a quota dodici azioni decisive dopo undici partite di campionato (Boufal era selezionabile dalla settima giornata). È qui il problema per il marocchino: se si diverte con la palla tra i piedi, non è ancora riuscito a coniugarlo con una vera efficienza.
A tre mesi dal suo arrivo, il carnefice dei Diavoli ai Mondiali 2022 ha finora realizzato solo due assist: uno su punizione contro l'Anversa e un altro questa domenica regalando palla a Ivanovic che ha poi segnato il suo dodicesimo gol con l'Union solo a seguito di un raid solitario. “Sofiane ha momenti fuori categoria rispetto al campionato belga, dice il suo allenatore Sébastien Pocognoli. Avrebbe potuto fare un assist senza la magnifica parata di Mignolet (Ndr: su gol di Ivanovic nel primo tempo). Questo è già successo parecchie volte in questa stagione, avrebbe potuto avere molti più assist. Non è stato ancora ricompensato per i suoi sforzi in termini statistici.”
Meno lavoro nel perdere la palla
Tuttavia, il sistema tattico dell'Unione le consente di concentrarsi quasi principalmente sui suoi compiti offensivi. Contro il Bruges, Boufal si è posizionato al vertice di un triangolo centrale in cui Sadiki e Vanhoutte hanno avuto un ruolo più difensivo del solito. “Forse ci dà meno perdite di palla ma fa già tanto per un giocatore creativo, analizzare Pocognoli. Ovviamente dovrà adattarsi al campionato belga che è molto fisico e ad una squadra come la nostra che pressa alto attaccando le seconde palle”.
gabbianoPerde già molto la palla per un giocatore creativo.
Alla fine, Sofiane Boufal ha avuto solo un Xg di 0,01 (gol previsto) e un Xa di 0,02 (assist previsto) contro gli uomini di Nicky Hayen. È stato l'unionista che ha tentato più dribbling ma ha perso 12 palloni in tutta la partita. Compresa quella che ha portato alla riduzione del punteggio del Bruges. L’altra faccia della medaglia del suo gioco è l’assunzione di rischi.
La buona notizia arriva dal suo impegno contro i campioni in carica: anche se sembrava trascinare i piedi nel finale, Boufal non aveva mai giocato così tanto in una partita (81 minuti) in questa stagione, lui che era stato rallentato la sua evoluzione nell’Unione attraverso piccoli intoppi. Inizio con un sovraccarico a inizio ottobre, poi un infortunio agli adduttori che gli ha fatto saltare quattro partite poche settimane dopo. La dirigenza unionista sapeva a settembre che non avrebbero recuperato un giocatore in pieno possesso dei suoi mezzi. Ma passo dopo passo, Sofiane Boufal sta prendendo slancio con un obiettivo chiaro per lo staff: poter contare su di lui durante i probabili Playoff di Champions. Dove poi dovrà riuscire a coniugare facilità tecnica per far alzare in piedi il pubblico ed efficienza per raggiungere gli obiettivi della sua squadra…