Joseph Colombani, presidente della Camera dell'Agricoltura dell'Alta Corsica e della FDSEA 2B, denuncia questa situazione “ritenuto insostenibile“, “segnato da ritardi nei pagamenti“e complicazioni amministrative”che continuano a peggiorare la vita quotidiana dei produttori isolani”.
“Sono stati la FDSEA e i Giovani Agricoltori dell'Alta Corsica e della Corsica del Sud ad organizzare questo evento.“, esordisce Giuseppe Colombani. L'obiettivo di questa mobilitazione è chiaro: denunciare il mancato pagamento degli aiuti della Politica Agricola Comune (PAC) con l'avvicinarsi delle vacanze di fine anno. “Alcuni trascorreranno le vacanze senza il proprio reddito, senza i propri aiuti, che rappresentano tra il 70 e l'80% del nostro reddito, somme ingenti necessarie alla sopravvivenza delle aziende agricole. Questo aiuto serve per nutrire gli animali, comprare il fieno, insomma per mandare avanti l'azienda agricola. È già dura con gli aiuti, ma poi senza…“, confida.
“Questi aiuti avrebbero dovuto essere versati quattro o cinque anni fa, ma sono stati bloccati senza che si sapesse il motivo e nemmeno che ci fosse stata una notifica di mancato pagamento.” aggiunge.
Una situazione che genera incomprensione e un sentimento di abbandono tra gli agricoltori. Secondo Giuseppe Colombani, quando chiedono informazioni, gli viene detto che il fascicolo è “in corso.“In realtà i pagamenti non arrivano.
Anche il presidente della Camera dell'Agricoltura dell'Alta Corsica e della FDSEA 2B avverte di una scadenza fatidica: “Il 31 dicembre, essendo trascorsi due anni dall'attivazione degli aiuti, questi andranno definitivamente perduti per gli agricoltori del Niolo e della Corsica. Infatti avete due anni di tempo per attivare gli aiuti, ma sono già due anni che sono stati attivati. Quindi, dopo il 31 dicembre, sarà rovinato.”
“È disonesto e malsano”
Il problema è aggravato dalla mancanza di notifiche ufficiali.
Giuseppe Colombani deplora:”Il problema della mancata notifica è che non è possibile ricorrere ai tribunali amministrativi. È disonesto e malsano”. La mancanza di trasparenza nel trattamento dei fascicoli”rende estremamente difficile l’accesso alla giustizia amministrativa“. Gli agricoltori si trovano quindi in una situazione di blocco totale, senza alcuna possibilità di portare avanti la loro causa.
Un altro aiuto non retribuito, secondo gli agricoltori, riguarda quello dei gruppi pastorali di Niolu che ammonta in media a 10.000 euro all'anno per allevatore, e destinato principalmente a finanziare l'acquisto del fieno. Questi aiuti riguardano una cinquantina di agricoltori, secondo Giuseppe Colombani. “Per due anni è stato impossibile avere una consultazione efficace, il che è grave“, deplora, sottolineando l'incapacità delle autorità di risolvere questa situazione. Una situazione tanto più”inaccettabile“Che non esiste un vero interlocutore per risolvere questi problemi, secondo Giuseppe Colombani.
“Tutti lamentano difficoltà amministrative, ma in Corsica è ancora più vero“
Nel corso della mattinata, Joseph Colombani e altri agricoltori hanno potuto parlare con diversi funzionari amministrativi, in particolare con il segretario generale della prefettura, Arnaud Millemann e con la DRAAF (Direzione regionale dell'alimentazione, dell'agricoltura e delle foreste della Corsica). “Tutti conoscono l'argomento e lo deplorano“, afferma Giuseppe Colombani. “Proveranno ad arrivare a Parigi, ma è complicatoé.” Secondo lui, anche se le difficoltà amministrative sono un problema su scala nazionale, la Corsica sembra essere particolarmente messa male: “Tutti lamentano difficoltà amministrative, ma in Corsica è ancora più vero.”
Sotto le bandiere della FDSEA e dei Giovani Agricoltori, gli agricoltori mobilitati si dicono pronti a “trascorrere il Natale in loco“dal DDTM se non arriva loro risposta da Parigi.”Per alcuni dura da 4 a 5 anni, senza spiegazioni.“, dichiara Joseph Colombani. Secondo lui, dei 30 dossier pendenti, 26 riguardano gli agricoltori corsi.
Questa situazione lascia quindi gli agricoltori dell'isola in un vicolo cieco, con aiuti bloccati e procedure amministrative che si moltiplicano senza mai avere successo.