Curiosa coincidenza, i bretoni erano stati, due anni fa, nella stessa fase della 32esima fase di finale, la finestra del ricongiungimento con l'élite del Bordeaux retrocesso in L2 (1-2). Dobbiamo ora aggiungere due divisioni di differenza. “Un giocatore di L1 ha una tecnica di movimento più veloce ed è una marcia in più atleticamente”, decifra Bruno Irles, che ha provato l'emozione di eliminare nel 2020… Bordeaux con Pau, poi in N1, prima di cadere contro l'SG del Paris (0-2) poi contro il Monaco con QRM nel 2022 (N1, 1-3). “La differenza sta nella regolarità delle prestazioni, nell'intensità”, stima il centrocampista Adrien Louveau, entrato in L1 con il Lens.
Rennes, esterno notturno
Come i nordici, quasi tutti i residenti di Bordeaux hanno sperimentato questo livello. Ma non è riuscito a prevalere. La trappola sarebbe “voler dimostrare”, dice Louveau. “Dovremo essere noi stessi”, prosegue, cioè una squadra “con l'anima”, “solidità difensiva, transizione per far male all'avversario, voglia di mettere tanti cross. » E con Andy Carroll, l'unico con Cédric Yambéré ad aver sperimentato queste altezze nel tempo, a bloccare i palloni davanti.
Il Bordeaux “sicuro” (un gol subito nelle ultime sei partite) vivrà una prova ben più dura contro Blas, Kalimuendo, Jota, Gronbaeck. Dovremo riuscire anche a uscire dalle grinfie del lavaggio a secco che il sanguigno ex tecnico argentino Jorge Sampaoli vuole mettere in atto.