Il mondo del basket disabili e, più in generale, del basket, piange uno dei suoi più fedeli rappresentanti. Jérôme Mugnaïni è morto ieri in seguito ad una lunga malattia, ma che, nel suo caso, se lo è portato via molto (troppo) velocemente, all'età di 63 anni.
Ex giocatore, è meglio conosciuto come la figura di spicco dell'handibasket di Hyères (HHB). Ne è l'allenatore dalla metà degli anni '90, poi quest'estate ha assunto il ruolo di direttore generale, restando però molto vicino al campo e ai giocatori.
Théry: “Era amato ovunque”
“Se non ci fosse lui non esisterebbe più il club. L'Hyères è in lutto, ma anche il campionato francese perché era amato ovunque, testimonia Jean-Luc Théry, presidente dell'HHB e amico intimo. Jérôme era un amante del basket e dello sport. Amava questi palloncini, queste ruote, queste poltrone, questi ragazzi. La mia squadra sarà molto triste”.
In modo efficace. Quando Nicolas Jouanserre, uno dei giocatori più anziani del gruppo di Hyères, apprese la notizia, rimase sbalordito: “È terribile, sono distrutto! Noi giocatori sapevamo che era malato, ma non pensavamo che fosse così grave. Sarà duro e complicato per noi tornare in campo ora che non c'è più, i miei pensieri sono con la sua famiglia e i suoi cari, è orribile!”
Jérôme Mugnaïni è associato ad un altro club: l'OS Hyères (uno degli antenati dell'HTV). Negli anni '80 lo era “Ala e tiratore straordinario” (dixit Théry), capitano poi allenatore “che ha formato un gruppo di giovani, incluso mio figlio Jeff”.
Sciarra: “Come un fratello maggiore”
Icona del basket, ricorda Laurent Sciarra “da un fratello maggiore”che lo prese sotto la sua protezione quando arrivò a Hyères all'età di 16 anni. “Jérôme, gli devo parte della mia carriera e ancor più parte dell'uomo che sono diventato: il lato maniacale, la puntualità, il fatto di essere pulito e di fare una buona prima impressionedice il vicecampione olimpico di Sydney, rimasto vicino. Passavamo le serate a discutere con lui e Jean-Luc di molti argomenti.”
I due uomini ricordano anche un ragazzo a cui piaceva prendersi cura di sé, attento all'immagine che emanava. “Aveva dei baffi straordinari e si metteva in piega ogni giorno”Sciarra sorrise. “Era un playboy! Il bel ragazzo, che sapeva come comportarsi ovunque andasse. Ed era sempre gentilericorda Théry. Era indistruttibile.”
Fino a questa maledetta malattia. Dal 23 novembre e dall'incontro di Le Cannet, al quale non ha potuto partecipare, questo leader formidabile e rispettato è costretto a letto e si indebolisce molto rapidamente. Jérôme Mugnaïni lascerà un grande vuoto dietro di sé. Var-mattina si unisce al dolore della moglie Corinne, della figlia e dei loro cari.