Amareggiato, arrabbiato… Al telefono, Bryan Bergougnoux non ha bisogno di alzare la voce per far capire i suoi sentimenti dopo l'annuncio della brutale e last minute cancellazione del 32e della finale della Coupe de France tra Tours FC (R1) e Lorient (L2), inizialmente prevista per questo sabato 31 dicembre alle 18:00…
Una decisione presa cinque ore prima del fischio d'inizio, mentre il tecnico del Ciel et Noir si preparava ad accogliere i suoi giocatori per la tradizionale chiacchierata pre-partita.
Bryan, come reagisci alla cancellazione di questo 32?e finale della Coupe de France?
“Ho avuto giocatori al telefono che erano in lacrime. C’è anche molta frustrazione… Da parte mia, provo molta rabbia! Gestire un club non si improvvisa! »
Questo duello contro il Lorient, leader della Ligue 2, doveva essere una celebrazione…
“Speravamo di mettere in risalto l’enorme lavoro svolto dai giocatori quest’estate. Alla fine mettiamo in evidenza tutto quello che stanno attraversando da mesi, tutti i problemi che nascondono grazie ai loro risultati perché stanno attraversando l'inferno. Va detto adesso. »
Vale a dire?
“Dall'inizio della stagione armeggiamo qua e là… Perché le promesse non vengono mantenute! Immaginate: siamo stati contenti di superare il turno precedente di Coppa perché ci ha messo in dotazione otto palloni nuovi della FFF, mentre noi ci alleniamo con una dozzina di palloni semigonfi. Finalmente, in queste condizioni, aver concatenato quattordici vittorie consecutive (nella Regionale 1 e nella Coupe de France)non è nemmeno più un miracolo…”
“E attenzione, quando dico questo, voglio chiarire che Ibrahim Hakaoui (il direttore generale della TFC, nominato quest'estate con l'arrivo di Ivan Desmet) ha fatto un lavoro enorme. Ma i mezzi promessi (sottinteso dal nuovo proprietario belga) a gestire il club non ci sono…”
Nelle ultime settimane La Nouvelle République ha portato alla luce i ritardi salariali. Questo è ciò di cui parli in particolare quando parli di “inferno”…
“I giocatori hanno voluto scioperare più volte per protestare contro questa situazione. Li ho dissuasi perché so bene quanto sarebbe stato mal percepito uno sciopero guidato dai calciatori… Mi hanno ascoltato, non hanno detto niente, hanno stretto i denti. Hanno mantenuto questa avventura nella Coupe de France. Per loro era una via di fuga… Oggi ne sono privati! »
Pensi di avere una piccola possibilità di giocare a questo 32e finale contro il Lorient nelle prossime settimane?
“Non mi faccio illusioni! Oggi saremo eliminati sul tappeto verde dopo aver superato i sette turni della competizione. Chi vincerà la Coupe de France non ne giocherà così tante (Le squadre L1 entrano in gioco in 32es) ! Verremo eliminati senza poter giocare. E’ scandaloso…”
La tua amarezza è palpabile…
“Ho vissuto questo tipo di incontri, questi stadi pieni… Beh, non li ho ancora vissuti da allenatore e ho questa frustrazione. Ma soprattutto sono triste per i giocatori. Sono amareggiato, disgustato… Ecco, vado ad accogliere i ragazzi…”
Cosa potrai dire loro?
“Che non li abbandonerò!” Farò di tutto affinché possiamo mobilitare le persone affinché siano coinvolte qui, in questo club, affinché continui. Sposterò il cielo e la terra. E se i ragazzi hanno bisogno di trovare un club, chiamo! Ci sono giocatori che possono giocare a livelli molto più alti. Questa partita di Coppa è stata per loro un modo per dimostrarlo! »
Al di là della rabbia, ci sentiamo più che preoccupati per il futuro del club?
“È l’ennesima immagine negativa che viene data del club! Questo è ciò che mi fa più male. Quando vedo il lavoro dei volontari, anche in questi giorni, per organizzare questa partita… Tutto questo viene spazzato via. Ma ci rialzeremo! »
Commento?
“Non lo so… Ma lo faremo per rappresentare la città e la regione molto meglio che qui. Ci sono momenti difficili nella vita, questo è uno di quelli. Deve essere stato un momento grandissimo per i giocatori, per i volontari, per i nostri tifosi. La gioia è proprio lì, all'inizio delle vacanze di Natale… Alla fine abbiamo toccato il fondo, ma daremo una spinta per ripartire. Ripartiremo di nuovo. Questo evento deve essere la fine di un’era e l’inizio di un rinnovamento. »