La mobilitazione delle risorse umane e materiali a Mayotte dalla Riunione deve affrontare una difficoltà logistica: quella di alloggiare il personale chiamato a fornire rinforzi sul posto. Un vero grattacapo per le autorità.
Harry Amourani / Ophélie Maraval / Raphaël Cann
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Pubblicato il 16 dicembre 2024 alle 20:20,
aggiornato il 16 dicembre 2024 alle 20:22
Con il passaggio del ciclone Chido e le sue drammatiche conseguenze per Mayotte, è dalla Riunione che vengono trasportati rinforzi umani e materiali via aereo e nave grazie in particolare ai Fazsoi, le Forze armate della zona dell'Oceano Antartico indiano.
Personale medico, vigili del fuoco, soldati e perfino agenti dell'EDF sono già al lavoro, ma questa mobilitazione senza precedenti si scontra con una realtà logistica: quella dell'alloggio e della cura del personale inviato sul posto, anche se anche gli edifici permanenti hanno sofferto molto per il passaggio delle ciclone sull'arcipelago.
Di fronte a una crisi sanitaria che si preannuncia anche una crisi sanitaria, con un rischio epidemico comprovato, l’Agenzia sanitaria regionale della Riunione ha, ad esempio, deciso di attendere prima di inviare uomini come rinforzi sull’Isola dei Profumi.
“Ad oggi ho una quarantina di volontari della Riunione pronti a partire, ma per il momento abbiamo rallentato con il livello nazionale perché la questione dell'alloggio è un tema reale (…). E quindi ci stiamo adeguando“, indica Gérard Cottelon, direttore dell'ARS Réunion.
Un problema in più da risolvere mentre il contesto è già teso per gli operatori sanitari, con oltre 1.000 emergenze correlate in attesa di cure.gli stabilimenti sanitari e le farmacie esposti a saccheggi e attacchi da parte di individui armati, così come le imprese.
È lo stesso enigma che si presenta anche alla polizia. Per mettere in sicurezza la popolazione e gli edifici sensibili, sono attesi nuovi rinforzi da parte della Polizia nazionale della Riunione.
“C’è una crisi sanitaria ma sono in corso anche saccheggi. Le informazioni ci arrivano a fiumi e dobbiamo offrire rinforzi rapidamente“, reagisce Stéphane Paché, delegato dell'Alleanza Nazionale di Polizia 974, il quale conferma che questo problema logistico sta rallentando l'arrivo di questi rinforzi.
Resta la possibilità per le autorità di mettere delle tende a disposizione del personale, analogamente a quanto fatto nel dipartimento al momento della crisi idrica con l'installazione di un campo base, a suo tempo, per 170 soldati e vigili del fuoco. Ma anche questa soluzione resta limitata mentre sono stati annunciati più di 700 rinforzi…