55 magistrati deferiti nel 2023 per violazioni professionali ed etiche

55 magistrati deferiti nel 2023 per violazioni professionali ed etiche
55 magistrati deferiti nel 2023 per violazioni professionali ed etiche
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Il Consiglio Superiore del Potere Giudiziario (CSPJ) ha deferito, nel corso dell’anno 2023, 55 magistrati davanti al consiglio disciplinare per pronunciarsi sui reati di cui erano accusati.

Nel rapporto annuale presentato al re Mohammed VI e pubblicato sul Bollettino ufficiale, il Consiglio ha evidenziato le sanzioni imposte ai giudici coinvolti in violazioni professionali ed etiche. Tali sanzioni andavano dalla destituzione di due magistrati, al pensionamento automatico di altri sette e alla sospensione temporanea di quindici giudici.

La relazione precisa inoltre che sono state adottate decisioni nei confronti di due magistrati per abbandono dall’incarico. Inoltre, dodici giudici hanno ricevuto un avvertimento, mentre altri quattordici hanno ricevuto un rimprovero. Due casi sono stati oggetto di un rinvio della decisione.

Inoltre, il Consiglio si è pronunciato su altri casi adottando misure adatte a ciascuna situazione: un magistrato non è stato sanzionato, altri due sono oggetto di indagini approfondite, mentre nove giudici hanno ricevuto un semplice richiamo all’ordine. Il rapporto evidenzia inoltre che sei magistrati sono stati giudicati innocenti e altri due sono stati giudicati non responsabili.

L’azione del CSPJ non si è limitata alle sanzioni disciplinari. Nell’ambito della moralizzazione del settore giudiziario, l’ispezione generale degli affari giudiziari aveva il compito di monitorare la situazione finanziaria di quindici magistrati e di valutare il patrimonio di altri trentasei.

A sostegno di questa impostazione, il vicepresidente del Consiglio ha inviato una circolare ai giudici del Regno. In questa nota li invita a rispettare le disposizioni legali relative alla dichiarazione patrimoniale. Sottolinea la necessità di completare queste dichiarazioni in modo accurato e di ripresentarle in caso di cambiamento della situazione finanziaria.

Il Consiglio ha riaffermato che la moralizzazione della giustizia costituisce una leva essenziale per garantire la sicurezza giudiziaria e rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario. Questa strategia si basa su tre approcci integrati e complementari: consapevolezza, supervisione e disciplina.

In quest’ottica, il CSPJ ha sottolineato il Codice di etica giudiziaria, il cui contenuto è stato spiegato sia ai giudici in esercizio che agli addetti giudiziari in formazione. La Commissione per l’etica e il sostegno all’indipendenza dei giudici, organo permanente del Consiglio, ha continuato il suo lavoro di supervisione e gestione. Ha organizzato incontri consultivi con i consulenti etici per migliorare la loro missione e coordinare le loro azioni, afferma il CSPJ nel suo rapporto.

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