Il Senegal punta su una profonda revisione istituzionale (Consiglio dei ministri)

Il Senegal punta su una profonda revisione istituzionale (Consiglio dei ministri)
Il Senegal punta su una profonda revisione istituzionale (Consiglio dei ministri)
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Durante il Consiglio dei Ministri di mercoledì 11 dicembre 2024, presieduto dal Capo dello Stato, Sua Eccellenza Bassirou Diomaye Diakhar Faye, la promozione dei diritti umani ha occupato un posto centrale. Ritornando alla Giornata internazionale dei diritti umani celebrata il giorno prima, il Presidente ha riaffermato l’attaccamento del Senegal allo stato di diritto e al rispetto delle libertà fondamentali, evidenziando i recenti progressi istituzionali e legislativi.

Una nuova Commissione nazionale per i diritti umani

Il Consiglio dei Ministri ha accolto con favore l’entrata in vigore della Legge n. 2024-14, promulgata il 18 settembre 2024, che istituisce il Commissione nazionale per i diritti umani (CNDH). Questa struttura, destinata a costituire il pilastro istituzionale per la tutela e la promozione dei diritti umani, beneficia di un quadro giuridico rafforzato.

Il Capo dello Stato ha dato precise direttive:

Nomina dei membri della commissione: Il processo di bando deve essere finalizzato entro il 31 gennaio 2025.

Maggiori risorse di bilancio: Il Ministro delle Finanze e del Bilancio è responsabile dello stanziamento di ingenti risorse finanziarie per garantire il funzionamento ottimale del CNDH.

Piano strategico quinquennale: La commissione dovrà sviluppare un piano di sviluppo in linea con la visione presidenziale di un Senegal sovrano, giusto e prospero.

Insegnare i diritti umani: un obbligo nazionale

Il Consiglio dei ministri ha inoltre insistito sull’importanza di sensibilizzare i cittadini sui diritti umani fin dalla più tenera età. Il Presidente ha chiesto l’introduzione obbligatoria di moduli sui diritti umani in:

Sistemi scolastici e universitari.

Scuole di formazione nazionali.

Questa iniziativa mira ad ancorare in modo sostenibile i valori della giustizia, del rispetto delle libertà e della dignità umana nella società senegalese.

Monitoraggio rigoroso per risultati concreti

Al Primo Ministro è stato affidato il compito di supervisionare tutte le azioni del governo nella promozione dei diritti umani. L’obiettivo è:

Migliorare la posizione del Senegal nelle classifiche internazionali sui diritti umani.

Coordinare gli sforzi tra i ministeri competenti per una corretta attuazione delle politiche.

Progressi grazie alle Assise di Giustizia

Nel corso del Consiglio, il Capo dello Stato ha inoltre ricordato l’importanza delle raccomandazioni scaturite dalla Assise di Giustiziatenutasi il 28 maggio 2024. Queste raccomandazioni, attualmente in fase di attuazione, mirano a rafforzare l’indipendenza e l’efficienza del sistema giudiziario senegalese, condizione essenziale per la tutela dei diritti umani.

Una visione per il futuro

L’approccio adottato dal Consiglio dei Ministri riflette la volontà di posizionare il Senegal come modello in termini di rispetto dei diritti umani in Africa e nel mondo. Il Presidente ha ribadito che la tutela delle libertà e dei diritti fondamentali di ogni cittadino senegalese è una priorità assoluta.

Facendo affidamento su un’istituzione forte come la Commissione nazionale per i diritti umani, sostenuta da un solido quadro strategico e di bilancio, il Senegal intende affrontare le sfide legate al miglioramento delle condizioni di vita, della giustizia sociale e della sovranità nazionale.

Questo Consiglio dei Ministri segna un passo decisivo verso una gestione più inclusiva e trasparente dei diritti umani, ponendo il Senegal sulla strada verso una leadership affermata in questo settore su scala internazionale.

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