Il direttore generale chiede ancora di valutare la capacità delle carceri utilizzando “criteri oggettivi”. Sulla base di questi parametri potrebbero emergere tre situazioni: uno scenario verde, ideale, uno arancione e uno rosso che rivelerebbero una situazione allarmante nella struttura, che richiederebbe l’adozione di misure.
La deputata della N-VA Sophie De Wit ha ritenuto “cinico” avanzare queste proposte mentre Mathilde Steenbergen era capo di gabinetto sotto l’ex ministro della Giustizia Vincent Van Quickenborne. “Sei venuto oggi per chiedere una legge di emergenza, anche se tu stesso hai deciso la politica in questa materia.”
Christoph D’Haese (N-VA) dal canto suo ha sollevato il rischio di un attacco alla separazione dei poteri se le possibilità di sanzione del tribunale fossero ridotte. La N-VA e Vlaams Belang ritengono che sia necessario creare ulteriore capacità carceraria.
Per il PS, il PTB e Vooruit è bene considerare una riduzione della pena. “La prigione dovrebbe essere la sanzione definitiva”, commenta il deputato di Vooruit Achraf El Yakhloufi. “Dobbiamo dare priorità al reinserimento”, ha sottolineato Vanessa Matz (Les Engagés).