Le deputate Nicole Dubré-Chirat e Sandrine Rousseau intendono presentare un disegno di legge nella prima metà del 2025 per attuare determinate misure.
Pubblicato il 12/11/2024 22:17
Aggiornato il 12/11/2024 22:19
Tempo di lettura: 3 minuti
Un sistema sanitario incruento, mentre la salute mentale dei francesi peggiora. La deputata macronista Nicole Dubré-Chirat e l'ecologista Sandrine Rousseau hanno lanciato mercoledì 11 dicembre un grido d'allarme sullo stato della psichiatria francese, chiedendo in particolare la fine della chiusura dei letti negli ospedali pubblici. “Il governo deve porre fine alla chiusura dei posti letto ospedalieri a tempo pieno nel settore pubblico e avviare una politica proattiva di riapertura in alcuni territori”scrivono i due deputati in questa relazione votata all'unanimità dalla commissione Affari sociali.
Mirano a presentare un disegno di legge nella prima metà del 2025, per attuare alcune delle misure raccomandate, hanno dichiarato durante una conferenza stampa all'Assemblea. Tra i segnali di peggioramento della salute mentale dei francesi, il rapporto cita la prevalenza di episodi depressivi tra i 18-24 anni: 20,8% rispetto all'11,7% di quattro anni fa.
Il documento ricorda inoltre che i ricoveri legati ad atti autoinflitti (tentativi di suicidio e autoaggressioni) tra adolescenti e giovani donne dai 10 ai 19 anni sono più che raddoppiati rispetto al 2020. “C’è stato un peggioramento molto evidente dopo il Covid, che è stato un’amplificazione” dei fenomeni già esistenti, ha commentato Sandrine Rousseau. Ma il sistema sanitario non riesce a tenere il passo: “la quota di nuovi pazienti trattati dal sistema di assistenza psichiatrica è in erosione, con un calo dell’8% tra il 2019 e il 2023”nonostante “Il ricorso ai servizi di emergenza per motivi psichiatrici è in aumento”spiega la relazione.
Ci sono servizi di emergenza “dove abbiamo visto persone sotto costrizione [immobilisation physique ou chimique] per 10 o 15 giorni, perché non si riesce a trovare un letto a valle”sottolinea Nicole Dubré-Chirat. “Non possiamo accettare questo ritardo, né per i pazienti né per i caregiver”scatta. In totale, secondo i due deputati, “il sistema di assistenza psichiatrica francese ha subito una perdita netta di 7.000 posti a tempo pieno” tra il 2008 e il 2022 (a questa data restano 58.568 posti).
Tale calo si è concentrato esclusivamente sul servizio pubblico (che con il settore privato non profit ha perso 10.383 posti), mentre il settore privato for profit, al contrario, ha registrato nel periodo un aumento di 3.664 posti. In generale, le carenze del sistema sanitario portano a “fenomeni di sfratto” attenzione, sottolineano i due deputati, che rilevano in particolare la situazione “disastro” della psichiatria infantile.
Tra le raccomandazioni che compaiono nel rapporto troviamo in particolare il rafforzamento dei centri medico-psicologici (il primo livello di cura con psichiatri liberali), una migliore formazione dei medici di base o la creazione di posti letto di ricovero a breve termine (nei servizi di emergenza) adattato alla psichiatria.