Nel Mausoleo, il ricordo della tragica scomparsa del caporale Ignace Fabianivigile del fuoco volontario del centro soccorso Olmi-Cappella, è ancora molto presente. Il 7 dicembre 1967 vigili del fuoco e abitanti del villaggio lottarono contro un incendio che minacciava il paese e la valle del Melaghja, in località chiamata Bocca in u Pianu.
A metà mattinata, un albero indebolito dall'incendio cedette sotto la forza del vento, ferendo mortalmente Ignace Fabiani. Questo contadino di 45 anni era padre di sette figli, il più giovane dei quali aveva solo 10 mesi.
Nel giorno dell'anniversario, a 57 anni dalla tragedia, si è tenuta una solenne cerimonia alla Bocca in u Pianu dove è stata appena installata una stele. Erano rappresentate le autorità civili e militari, la confraternita Giunsani e numerosi residenti.
“Avevo 14 anni quando è avvenuto l'incidentericorda Jean-Toussaint Antonelli, sindaco di Mausoleo. Quel giorno ero al college all'Olmi-Cappella. Il suo figlio maggiore, che all'epoca aveva 19 anni, era con lui sul fuoco. Aveva sette figli e quasi tutti minorenni. È stato difficile. Oggi, su iniziativa dei vigili del fuoco, arriva questa stele correggere un'anomalia quasi 60 anni.”
D'ora in poi, il 7 dicembre di ogni anno, una cerimonia ricorderà il sacrificio di Ignace Fabiani, perpetuando la memoria di tutti i vigili del fuoco caduti in servizio. Da notare che i figli e i nipoti del soccorritore deceduto erano strettamente legati all’evento. Sopra bocca at u Pianu e i ripetitori telefonici, un sentiero sterrato conduce ad un serbatoio d'acqua utilizzabile dai vigili del fuoco in caso di incendio.
La sostituzione degli idranti che hanno circa quindici anni
“Questi sviluppi sono stati realizzati circa vent’anni faprecisa Jean-Paul Guerrieri, vicepresidente dell'organismo intercomunale incaricato della difesa contro gli incendi. C'è un serbatoio antincendio e una zona di supporto antincendio, che è una sorta di firewall. Stiamo lavorando, con i vigili del fuoco e l'ufficio idraulico, affinché il Giunsani possa essere difeso dagli incendi. Il prossimo passo sarà sostituzione degli idranti che hanno circa quindici anni.
Il comune di Mausoleu sta anche portando avanti il progetto di apertura di una nuova strada, che aprirebbe il villaggio dividendo per tre il tempo di guida fino a Olmi-Cappella. “Solo una strada porta al Mausoleu e può essere facilmente bloccata dalla neve o dagli incendi boschivisottolinea il sindaco del paese. Da questa domenica abbiamo neve e ghiaccio. La popolazione del villaggio sta tornando ad aumentare e occorre riavvicinarci ai servizi pubblici.”
Il costo del progetto è stato di 3,30 milioni di euro, tasse escluse creando una strada Lungo 1,9 chilometri e largo abbastanza da consentire il passaggio dei mezzi dei vigili del fuoco. Il primo carico con terna potrebbe avvenire nel 2026. “È sempre una buona cosa aprire un villaggiorileva Hyacinthe Vanni, presidente dei servizi antincendio e di soccorso dell'Alta Corsica. Ma, per quanto riguarda le nostre missioni, la più importante è la presenza di una caserma a Olmi-Cappella. Dobbiamo perpetuarlo, proteggerlo. Investiamo molto nelle caserme rurali. Solo quest'anno abbiamo inaugurato Galeria e La Porta, per non parlare dei lavori di ristrutturazione a Bastia e Cervione.”
Con un organico di circa quaranta vigili del fuoco volontari, la caserne d’Olmi-Cappella dista meno di 20 minuti di auto dal Mausoleo. Una scadenza corretta che una nuova strada potrebbe ulteriormente migliorare, garantendo la sicurezza del paese e dei suoi abitanti.