Un centinaio di pensionati si sono mobilitati a Cherbourg per difendere il proprio potere d'acquisto

Un centinaio di pensionati si sono mobilitati a Cherbourg per difendere il proprio potere d'acquisto
Un centinaio di pensionati si sono mobilitati a Cherbourg per difendere il proprio potere d'acquisto
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Nicola Lepiccione

Pubblicato il

3 dicembre 2024 alle 20:31

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Nessun risparmio sulle spalle dei pensionati! È stato il grido di battaglia di un centinaio di persone, questo martedì 3 dicembre alle 10,30, Piazza della Repubblica a Cherbourg.

È stato lanciato un appello nazionale nove sindacati dei pensionatiquattro dei quali sono rappresentati nel Alcuni : CGT, FO, CFTC e FSU. Era prevista anche una manifestazione a Saint-Lô alle 10:30.

È stato André Picot della CGT, segretario generale dell'Unione dei pensionati della Manica, a prendere il microfono sulla scalinata del municipio di Cherbourg per ribadire le rivendicazioni.

Ancora una volta, il governo ha deciso di non aumentare le pensioni di base in linea con l’inflazione a partire dal 1° gennaio 2025, come richiede il Codice di previdenza sociale. Protestiamo contro il progetto di rivalutazione basato sulla metà dell'inflazione a partire dal 1° gennaio, con un recupero a luglio per le pensioni inferiori al salario minimo.

André Picot, Unione dei pensionati della Manche

“Una perdita di potere d’acquisto”

Mentre tra i militanti circolava una petizione (su Internet si sono contate 31.000 firme a livello nazionale), la CGT assicurava che “questa misura penalizzerebbe tutti i pensionati poiché risulterebbe in a perdita di potere d’acquisto nei primi sei mesi dell’anno, perdita che si estenderebbe a tutto il 2025 e agli anni successivi. Questo sarebbe combinato con perdite già subite da anni perché ricordiamo che da gennaio 2017 le pensioni sono aumentate solo del 13,6% a fronte di un'inflazione del 19,5%. I pensionati hanno perso l’equivalente di più di tre mesi di pensione e fino a 4,5 mesi per coloro che hanno subito l’aumento del CSG 2018”.

I pensionati che abbiamo incontrato considerano questo congelamento delle pensioni tanto più ingiusto in quanto il governo sta valutando diverse misure – come parte del Legge sul finanziamento della previdenza sociale per il 2025 – che può mettere in discussione l’accesso alle cure, in particolare per i più fragili e gli anziani.

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Il costo delle cure

“Vale a dire la messa in discussione della cura dell’ALD (Nota del redattore: condizioni a lungo termine), l’aumento delle franchigie, l’aumento dei ticket, l’aumento dei contributi sanitari integrativi già particolarmente elevati per i pensionati…”

Un centinaio di persone si sono riunite questo martedì 3 dicembre 2024 alle 10:30 davanti al municipio di Cherbourg. ©Jean-Paul BARBIER

In ogni caso, data l’attuale situazione politica, tutti sono d’accordo nel dire che si tratta della “grande sfocatura”. Intanto i sindacati ricordano di sapere dove trovare i soldi: “Il governo temporeggia per aumentare tassazione dei profitti delle grandi imprese come quello dei più incassa fortune. Si rifiuta ancora di revocare le esenzioni dai contributi previdenziali dei datori di lavoro che costano più di 70 miliardi ogni anno. Queste esenzioni, lungi dal servire l'occupazione, comportano un onere significativo sul bilancio della previdenza sociale avvantaggiano principalmente gli azionisti. Pertanto, la quota delle 500 persone più ricche è aumentata dal 28% del Pil nel 2018 al 42% nel 2023”.

Il corteo si è poi avviato verso rue Emmanuel-Liais per sottoporre la mozione al Parlamento sottoprefettura di Cherbourg.

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