Il sindaco di Percé sbatte la porta

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(Québec) Denunciando gli “attacchi personali” e il clima “dannoso” in municipio, la sindaca di Percé ha annunciato martedì le sue dimissioni. Cathy Poirier parte con un suggerimento al governo: eliminare il periodo delle domande dei cittadini nei consigli comunali che, secondo lei, sono diventati “un periodo di vendetta”.


Inserito alle 14:33



Queste dimissioni arrivano più di quattro mesi dopo quelle di France Bélisle a Gatineau. Ma il contesto della partenza di MMe Poirier è insolito, mentre il sindaco aveva alienato buona parte del consiglio comunale e dei cittadini e il coniuge, impiegato comunale, era stato sospeso per la durata di un’indagine amministrativa.

“Molestie, attacchi personali, aggressioni e intimidazioni hanno avuto la meglio sul mio impegno. Questi comportamenti inaccettabili, e non solo qui a Percé, mi fanno temere per il buon funzionamento delle nostre istituzioni democratiche», ha denunciato Cathy Poirier, che ora intende dedicarsi alla sua attività di affumicatura del pesce.

È il secondo sindaco consecutivo a dimettersi nel piccolo comune di Gaspé di 3.300 abitanti, noto per i suoi paesaggi da cartolina e la sua famosa roccia. André Boudreau ha sbattuto la porta nel 2016 dopo aver perso un referendum su un prestito per un progetto di strada commerciale. “Mi dimetterò subito e mi divertirò con i miei nipoti a casa”, ha detto l’uomo.

Cathy Poirier è stata eletta per sostituirlo. Aveva anche diversi progetti che furono criticati dalla critica. La sua proposta di tassa turistica suscitò le ire di alcuni commercianti, che si incaricarono di riscuoterla.

Hanno portato la questione in tribunale. La Corte Superiore ha invalidato il regolamento, ma Percé ha scelto di portare il caso davanti alla Corte d’Appello. Nella seduta consiliare di giugno, in assenza del sindaco, i consiglieri hanno votato a maggioranza di abbandonare il ricorso e quindi la parcella. La Giunta ha revocato anche altre due decisioni care al sindaco.

“Il lavoro che ho fatto è andato distrutto e non ho la forza, l’interesse o la voglia di rimetterlo insieme l’anno successivo. Sarebbe stato impossibile”, dice M.Me Poirier in un’intervista telefonica.

“I costi (per il ricorso sulle royalties) sono stati impegnati al 90%. Quindi dovrai comunque pagare le tasse. Le discussioni orali erano previste per settembre. E torniamo indietro. È una vergogna per il mondo municipale. »

Eliminare il punto delle domande?

La sospensione lo scorso novembre del coniuge di MMe Anche Poirier, direttore dell’urbanistica e della gestione del territorio del comune di Percé, ha peggiorato le cose. L’uomo è stato poi oggetto di un’indagine amministrativa.

Il sindaco afferma di essersi ritirata da ogni discussione con il Comune su questo tema. Si è rifiutata di parlarne con il consiglio, su suggerimento del procuratore della città. Ma deplora che diversi cittadini ne parlino costantemente.

“Se c’è un cambiamento da apportare nel mondo municipale, ritengo che sia il momento delle domande. Bisognerebbe riformare la legge sui Comuni. Il periodo delle domande lo considero arcaico, penso che non sia più necessario diffondere informazioni”, dice in un’intervista il sindaco dimissionario.

MMe Poirier aveva deciso di sospendere il periodo delle interrogazioni anche lo scorso aprile – dopo un’ora di interrogazioni tutte uguali – mentre un cittadino al microfono lo accusava di aver “favorito il reddito familiare” nel dossier della moglie. Riferimenti a questa indagine sono pervenuti ad ogni Comune, spesso dagli stessi cittadini.

“Gli altri due livelli di governo non ce l’hanno”, dice MMe Poirier in riferimento a questi periodi di interrogazione dei cittadini. “È diventato un periodo di vendetta, di disinformazione. Se c’è qualcosa che cambierei nel mondo municipale è sicuramente il periodo delle domande, che non deve più esistere. »

Lei ritiene che i dipendenti comunali siano nella posizione migliore per rispondere alle domande dei cittadini.

La stampa ha contattato alcuni oppositori del sindaco. Nessuno ha voluto parlare pubblicamente martedì. Accusano però MMe Poirier per aver mancato di trasparenza e per aver consultato poco. Secondo loro, le sue dimissioni miglioreranno il clima in municipio.

Percé dovrà ora eleggere un nuovo sindaco, viste le dimissioni di MMe Poirier arriva più di un anno prima delle prossime elezioni municipali del novembre 2025.

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