“Sono molto preoccupata”, confida Marie-Laure Lafargue dopo il primo turno

“Sono molto preoccupata”, confida Marie-Laure Lafargue dopo il primo turno
“Sono molto preoccupata”, confida Marie-Laure Lafargue dopo il primo turno
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IOSono poco passate le 20 di questa domenica 30 giugno quando Marie-Laure Lafargue, candidata del Nuovo Fronte Popolare nella prima circoscrizione elettorale delle Landes, annuncia il suo ritiro dal secondo turno delle elezioni legislative (previsto per il 7 luglio). ) per “bloccare la RN”. Tuttavia, con un punteggio del 27,37% (ovvero 20.466 voti), è riuscita a mantenere la sua posizione. Sono arrivati ​​gli ultimi risultati – in particolare quelli di Biscarrosse, dove il ritardo è troppo grande – e smorzano le ultime speranze degli attivisti. Ci credevano fermamente dopo una campagna – certamente breve ma intensa – in cui il campo di sinistra contava su un altro risultato.

In un collegio elettorale devastato dai punteggi inflazionistici della RN, la sinistra è in testa in nove città, tra cui Mont-de-Marsan, Léon, Sabres o Linxe. In altri 36 comuni è al secondo posto e in 55 comuni al terzo. A Mimizan non allarga abbastanza il divario. Perde terreno a Sanguinet, con la vice della deputata uscente, Geneviève Darrieussecq. Per il resto la constatazione è amara. I cosiddetti territori socialisti lo sono meno e sono costati voti preziosi al PFN.

Domenica sera, nel cortile della federazione socialista delle Landes, dove attendeva i risultati in compagnia del suo vice Frédéric Pomarez, della sua squadra e dei suoi parenti, la consigliera regionale della Nouvelle-Aquitaine non ha nascosto la sua emozione. “Avremmo sperato di raccoglierne di più”, spiega. Non posso dire di essere deluso ma, questa sera (ndr: domenica sera), sono molto preoccupato, addirittura sbalordito, per il posto che occupa la Marina Militare in questo dipartimento. Questo pericolo mi ha messo in stato di emergenza già la sera delle elezioni europee”.

“La rabbia della ruralità”

Appena dieci giorni di campagna elettorale, condotta a pieno ritmo, percorrendo le strade del collegio elettorale. “Dove abbiamo avuto il tempo di battere il campo, abbiamo ottenuto punteggi onorevoli limitando i danni”, osserva l’ex candidato. La novità in questo collegio elettorale è la rabbia della ruralità, che abbiamo percepito e di cui ci siamo preoccupati”.

Leggendo i risultati, l’RN ottiene punteggi molto alti, superando il 40% e sfiorando anche il 45%. “Dubito che l’argomento sarà trattato meglio da questo candidato senza volto”, risponde Marie-Laure Lafargue, prendendo di mira la campagna di Véronique Fossey. Questo rimarrà un malinteso. “Non si è presa il tempo per incontrare persone, nessun viaggio. Rimango molto dubbioso sulle soluzioni che la maggioranza emergente potrebbe fornire. »

« Posizione claire »

Quanto al ritiro, Marie-Laure Lafargue non ha tergiversato, manifestando una “posizione chiara”. “Era lì non appena sono stato coinvolto ed è diventato più chiaro man mano che questa ipotesi triangolare si è perfezionata. Senza alcuna esitazione, dobbiamo bloccare questa idea dannosa”.

Dopo un momento condiviso con gli “attivisti che si sono animati durante questa campagna”, Marie-Laure parla di questo secondo round. La deputata uscente ed ex ministra Geneviève Darrieussecq, seconda dietro alla RN con meno di 1.000 voti davanti a Marie-Laure Lafargue, ha accolto favorevolmente la sua posizione “e l’avrebbe contattata in serata”. “La responsabilità che ricade su di lui lo obbliga tanto quanto me”, scivola il candidato della sinistra unita.

Per quanto riguarda il futuro, Marie-Laure Lafargue sta facendo Marie-Laure Lafargue: “Domani dormo e martedì torno al lavoro”, dice la donna che si è dimessa dalla carica di presidente del Basket Landes ma resta direttrice del club. “Nell’immediato riprenderò la mia piccola vita, con i valori che sono miei”. Non dirà di più sulle sue possibili future battaglie politiche. Alcuni speravano segretamente che lei si posizionasse per le elezioni municipali del 2026 nella città prefettizia.

“Sapeva dare speranza. Deve continuare”, sussurrò domenica sera un simpatizzante. “Due anni non sono troppi per assumere la direzione del municipio. Ha la possibilità e potrà mettere insieme una squadra che muoverà questa città”, aggiunge un altro sostenitore. Anche se, dall’altra parte dello schieramento politico, notiamo piacevolmente “che la sinistra ha perso voti dalle ultime elezioni comunali”. Se alcuni si consideravano già tedofori della sinistra di Mons, questa campagna non dovrebbe aver cambiato per nulla le certezze.

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