volo di Durandal, la leggendaria spada del cavaliere Roland piantata nella roccia

volo di Durandal, la leggendaria spada del cavaliere Roland piantata nella roccia
volo di Durandal, la leggendaria spada del cavaliere Roland piantata nella roccia
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Secondo la leggenda, l’arma era incastonata in una roccia che domina la città dal 778 e dalla battaglia di Ronceveaux.

Un mito scomparso. Un’indagine è stata aperta dalla gendarmeria del Lot dopo la scomparsa, sabato 22 giugno, della Durandal, la famosa spada del cavaliere Roland, che era incastonata in una scogliera che domina il santuario della città di Rocamadour, nello stesso dipartimento. Come l’anticipo La spedizionel’ipotesi di un furto è favorita dagli inquirenti.

“Durandal ci mancherà. Fa parte di Rocamadour. Rocamadour si sente spogliata di una parte di sé, anche se si tratta di una leggenda, i destini del nostro villaggio e questa spada sono legati”, ha dichiarato agli stessi media il sindaco Dominique Lenfant.

Indagini leggendarie

Le indagini dovranno rispondere a diverse domande che restano senza risposta. Tra questi, il modus operandi utilizzato dai responsabili del furto quando l’oggetto si trovava a diverse decine di metri da terra ed era legato a una catena.

“Durandal è un bene pubblico che appartiene allo Stato. Questa spada era incastonata nella parete rocciosa a una profondità ridotta”, ricorda Dominique Lenfant.

Secondo la leggenda, questa spada fu offerta da Carlo Magno, che la ricevette lui stesso da un angelo, a suo nipote, il cavaliere Rolando. Quest’ultimo, ferito durante la battaglia di Roncisvalle del 778 contro i Saraceni, si sarebbe rifiutato di lasciare che l’oggetto cadesse nelle mani dei suoi avversari. Avrebbe quindi scagliato la spada con tutta la sua forza. Avrebbe percorso centinaia di chilometri prima di raggiungere Rocamadour.

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