Ecoprogettazione delle scenografie, dei trasporti… Il Festival di Aix gioca la carta della transizione ecologica

Ecoprogettazione delle scenografie, dei trasporti… Il Festival di Aix gioca la carta della transizione ecologica
Ecoprogettazione delle scenografie, dei trasporti… Il Festival di Aix gioca la carta della transizione ecologica
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Rifiuti zero, ecoprogettazione e riciclo dei set, diagnosi energetica degli edifici, ottimizzazione dei trasporti dei set, degli artisti, dei team e del pubblico, sensibilizzazione, cibo, acquisti e comunicazione sostenibili…Il piano d’azione per la transizione ecologica dei Il Festival di Aix nel periodo 2024 – 2030, suddiviso in nove aree di intervento, non esclude alcuna fase dell’organizzazione del festival dalle questioni ambientali.

Questo progetto è il culmine di un desiderio iniziato nel 2012, quando già la direzione tecnica del Festival si interrogava sul modo in cui sono progettate le scenografie, a volte monumentali, delle opere: “L’obiettivo era sia quello di utilizzare materiali non inquinanti, ma anche di immaginare l’intero ciclo di vita dell’arredo in modo tale che possa essere riciclato e che alcuni dei suoi elementi possano essere riutilizzati, sia da altri attori culturali, sia nella ambiente associativo“, sottolinea Stéphanie Deporcq, direttrice generale del Festival di Aix.

Pioniere nel settore, questo approccio ha dato vita nel 2018 alla “Guida all’ecodesign per scenografie liriche, teatri e altre scenografie”.

Una direzione tecnica “in cerca di testa”.

Questa guida fa parte di un progetto di ricerca più ampio denominato “Structure Standard”, che associa il Festival di Aix a tutti gli altri all’interno del collettivo “17h25”.ricercatori del settore“: l’Opera di Parigi, il Théâtre du Châtelet, l’Opéra de Lyon e il Théâtre de la Monnaie di Bruxelles.

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