Due proprietari di “Gyptis”, condannati per aver incassato l’affitto nonostante un ordine di pericolo a Marsiglia

Due proprietari di “Gyptis”, condannati per aver incassato l’affitto nonostante un ordine di pericolo a Marsiglia
Due proprietari di “Gyptis”, condannati per aver incassato l’affitto nonostante un ordine di pericolo a Marsiglia
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Questo lunedì 2 luglio, il tribunale penale di Marsiglia ha condannato due proprietari di “Gyptis”, una comproprietà molto degradata nel 3° arrondissement di Marsiglia definita una “baraccopoli verticale”. Questi proprietari hanno riscosso l’affitto nonostante un’ordinanza di pericolo che ha colpito l’edificio.

Nel quartiere Belle-de-Mai, nel cuore di 3e quartiere di Marsiglia, è l’edificio Gyptis, simbolo di alloggi indegni. Nessun accordo, occupanti abusivi, gravi danni, alloggi insalubri, il “Gyptis” è stato completamente evacuato nel marzo 2023 a causa della pericolosità dei locali. È soggetto a un ordine antigenico dal luglio 2022. Due proprietari sono stati condannati questo lunedì, 2 luglio, per aver incassato l’affitto nonostante questo ordine pericoloso.

Uno dei proprietari è stato condannato a tre mesi di reclusione con sospensione della pena e a 8.000 euro di multa, l’altro a 120 giorni di multa pari a 80 euro. I due imputati sono stati inoltre condannati a risarcire ai propri inquilini l’affitto indebitamente riscosso, ossia circa 2.000 euro al mese da marzo a ottobre 2022, oltre a 1.200 euro a ciascuno a titolo di risarcimento del danno morale subito. La corte ha ritenuto che questi due proprietari non potessero ignorare l’ordinanza di sicurezza emessa il 22 febbraio 2022 dal sindaco di Marsiglia sulle parti comuni di questo ex residence studentesco di 259 monolocali afflitto da perdite d’acqua, collegamenti elettrici pericolosi e dove si erano insediati dei trafficanti un punto vendita di farmaci.

Questo decreto ha impedito la riscossione dell’affitto a partire dal mese di marzo, di cui gli imputati erano stati informati dal curatore, ha stabilito il tribunale. Nel corso delle indagini della polizia, diversi altri proprietari hanno ammesso di essere stati a conoscenza del decreto e del divieto di riscossione dell’affitto, affissi anche sull’edificio. Considerando che spettava a lui mantenere i legami con il curatore, i giudici hanno ignorato l’argomentazione secondo cui uno degli imputati affermava di trovarsi in Algeria e di non leggere le sue e-mail. Il secondo, residente in Marocco, si era rifugiato dietro il mandato di gestione conferito a un agente immobiliare, ma anche questa volta il tribunale non ha accolto la tesi.

Deplorando che questi due proprietari non l’abbiano fatto “non consapevoli del loro obbligo di fornire alloggi dignitosi”, la corte ha sottolineato “un approccio esclusivamente finanziario”. Gli studi sono stati acquistati per 30.000 euro ciascuno. Agli imputati è stato inoltre vietato l’acquisto di immobili ad uso abitativo o commerciale, nonché il divieto definitivo di esercitare l’attività professionale di locazione di alloggi. Colpito da un’ordinanza antigenica nel luglio 2022, il “Gyptis” è stato completamente evacuato nel marzo 2023 a causa della pericolosità dei locali. All’udienza del 3 giugno, il presidente del tribunale ha menzionato 68 interventi dei vigili del fuoco in un breve periodo, in particolare per sedici incendi.

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