A sinistra come a destra, Valérie Simonet ha chiesto di ritirarsi dal secondo turno delle elezioni legislative della Creuse

A sinistra come a destra, Valérie Simonet ha chiesto di ritirarsi dal secondo turno delle elezioni legislative della Creuse
A sinistra come a destra, Valérie Simonet ha chiesto di ritirarsi dal secondo turno delle elezioni legislative della Creuse
-

Per il secondo turno delle elezioni legislative nella Creuse, la palla è nel campo dei macronisti. Il loro candidato Jean-Baptiste Moreau, arrivato quarto, viene eliminato, e i 10.670 Creusois che lo hanno votato devono ora scegliere. Per il momento, lRimangono tre candidati qualificati**: prima l’alleanza della RN e della LR guidata da Bartolomé Lenoir, poi il Nuovo Fronte Popolare, a sinistra, con Catherine Couturier, e infine Valérie Simonet classificata come destra diversa che i primi due incitano a ritirare.

“La priorità è la diga”

Il primo a chiedere, non appena i risultati saranno annunciati domenica sera, è Catherine Couturier. La candidata del Nuovo Fronte Popolare, arrivata seconda, ritiene che la sua permanenza sarebbe sinonimo di “lasciamo che vinca la RN”. Lo ritiene il deputato uscente “Valérie Simonet non è in grado di vincere, dato che avrebbe bisogno di più di 7.000 voti aggiuntivi”.

Nel processo, diverse figure di sinistra fanno lo stesso. Etienne Lejeune, sindaco socialista di La Souterraine, ricorda che a livello nazionale, il Nuovo Fronte Popolare raccomanda il ritiro dei suoi candidati terzi. Si rammarica che il diritto non applichi le stesse istruzioni: “La priorità è la diga, la diga e la diga all’estrema destra”. Ad Aubusson, Stéphane Ducourtioux, anche lui PS, placca, “se Valérie Simonet mantiene la sua candidatura, è una scommessa e un errore politico. È ovvio che vincerà la RN. Se conta sui voti di Jean-Baptiste Moreau, si sbaglia perché l’elettorato macronista è molto eterogeneo. “

Bartolomé Lenoir vuole un incontro faccia a faccia con Catherine Couturier

Dall’altro lato dello spettro politico, il candidato sindacale di destra e di estrema destra, Bartolomé Lenoir, chiede anche il ritiro di Valérie Simonet. Lo spiega “la deputata uscente Catherine Couturier (…) è oggi la mia avversaria e l’unica che può impedire la nostra vittoria domenica prossima. Mantenere la candidatura di Valérie Simonet, molto distanziata, avrà solo l’effetto di dividere i voti della destra cercando di recuperare quelli di Jean-Baptiste Moreau. Un calcolo pericoloso che non porterà a nulla per la Creuse.

Elettori macronisti indecisi

Al centro, tuttavia, non chiediamo a Valérie Simonet di ritirarsie per una buona ragione: Jean-Baptiste Moreau non impartisce istruzioni di voto ma chiede che non venga data alcuna votazione “agli estremi”. Ciò non implica né Bartolomé Lenoir, sostenuto dal Rally Nazionale, né Catherine Couturier, di La France insoumise. Allora ciò che resta è Valérie Simonet?

“Molte persone si perdono”, riconosce Eric Daubechies, membro di Modem en Creuse e quindi sostenitore di Emmanuel Macron. Sta scommettendo molto sul girone di ritorno per ottenere risposte da Valérie Simonetin particolare sulle pensioni, o il suo posizionamento rispetto ai grandi progetti nella Creuse, come la fabbrica di pellet di legno di Guéret.

Valérie Simonet ci crede

Cosa ne dice la principale interessata, Valérie Simonet? Lei stessa si autoproclama “candidato della ragione di fronte agli estremi”. Sulla sua pagina Facebook scrive: “Ovviamente non ritirerò la mia candidatura”. D’altro canto, invita Catherine Couturier a ritirarsi “così da poter battere il parigino Bartolomé Lenoir con un vantaggio ancora più confortevole!”

Chiama il presidente del Dipartimento “tutti i Creusois che rifiutano gli estremi” unirsi a lei e immaginare uno spartito “superiore al 40% dei voti”.

caricamento

-

PREV tutti i risultati del 1° turno di Nord Wéo
NEXT A Lione, la macronie intrappolata tra la sinistra delle città e la RN delle campagne