un anno di reclusione con sospensione della pena per un prete accusato di violenza sessuale

un anno di reclusione con sospensione della pena per un prete accusato di violenza sessuale
un anno di reclusione con sospensione della pena per un prete accusato di violenza sessuale
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LLunedì pomeriggio il tribunale penale ha emesso la sua sentenza. Per padre Jean sono richiesti dodici mesi di reclusione con sospensione della pena, un’interdizione di cinque anni dall’esercizio di qualsiasi attività associativa o professionale nei confronti di minorenni, accompagnata da ineleggibilità, nonché l’iscrizione nello schedario degli autori di reati o aggressioni sessuali (FIJAIS). -François Esponde.

Mobilitazione davanti al tribunale

Pochi minuti prima dell’inizio del processo, una ventina di persone si sono radunate davanti al tribunale di Bayonne, sotto la guida del collettivo socialista Itaia. “Stato, Chiesa, tutti complici”vengono cantati sotto una leggera pioggia. “Gli uomini di Chiesa agiscono nella totale impunità per questo tipo di crimini”di Andrea Pebet, membro dell’Italia. “Un problema che va affrontato alla radice”continua.

All’interno, l’imputato sembrava indebolito al bar. Il settantenne munito di bastone, dalla carnagione giallastra, soffre di un cancro allo stomaco scoperto nel febbraio 2024. Lo stesso mese, è stata presentata contro di lui una denuncia alla stazione di polizia di Bayonne, per violenza sessuale con abuso di autorità. Il denunciante, un giovane di 21 anni, era assente all’udienza perché ancora in stato di shock. Accusa padre Esponde di avergli accarezzato con insistenza la coscia nella cattedrale, il 22 febbraio 2024, e di averlo ripetuto il 28 febbraio, questa volta in lui “toccandole le natiche, l’inguine e sussurrando commenti inappropriati sulla dimensione del suo pene”, riferisce il procuratore Jérôme Bourrier. Il denunciante ha immediatamente allertato il vescovo di Bayonne, mons. Aillet, secondo la procedura prevista in casi di questo tipo.

Secondo fatto d’accusa

Dopo un primo fermo, il sacerdote è stato richiamato in seguito a una perquisizione domiciliare, dalla quale è emersa la potenziale detenzione di immagini pedopornografiche sul suo computer. In un secondo rapporto, questi rappresentano i rapporti sessuali tra due uomini che hanno sempre una grande differenza di età. Un elemento che secondo gli inquirenti stabilisce un parallelo con la denuncia precedente. si lamenta Jean-François Esponde “spammer molto intelligenti”e grandi problemi con la conoscenza della tecnologia.

“Tutto questo si basa solo su presunzioni, non ci sono prove”, difende il signor Jacques Tournaire, avvocato dell’imputato. Denuncia umiliazioni contro il suo cliente “che a malapena riesce a stare in piedi”. Il più anziano avvocato di Bayonne chiede la nullità dei due rapporti d’inchiesta. Egli eccepisce, da un lato, l’impossibilità di accertare con precisione l’età delle persone presenti sui documenti in possesso dell’imputato, e dall’altro un “delirio paranoico”, innescato dalla morte dei genitori del denunciante, avendolo spinto a inventare l’aggressione. Il pubblico ministero, dal canto suo, ha chiesto 12 mesi di reclusione con sospensione della pena, l’interdizione di svolgere qualsiasi attività legata ai minori per cinque anni e l’iscrizione alla FIJAIS.

I magistrati avranno rispettato le sue richieste, nonostante l’assoluzione per i fatti di detenzione di immagini pedopornografiche. Al termine dell’udienza, il signor Tournaire si è rallegrato dell’assoluzione per uno dei due fatti, per il suo cliente che ha definito deluso.

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