Tennis: “Le giocatrici sono stupite dalla qualità dei campi” secondo il direttore del Montpellier International Women’s Open

Tennis: “Le giocatrici sono stupite dalla qualità dei campi” secondo il direttore del Montpellier International Women’s Open
Tennis: “Le giocatrici sono stupite dalla qualità dei campi” secondo il direttore del Montpellier International Women’s Open
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Prima di dare il via alle prime partite del sorteggio finale sui campi in terra battuta dell’ASCH di Grabels, Serge Aygalenq presenta questo martedì la 18a edizione del torneo.

Come possiamo valutare il livello del Montpellier International Women’s Open?

È un torneo internazionale intermedio. Non è il livello più alto dei tornei WTA femminili ma si posiziona appena sotto. Questo Open è un ITF W75 che dà al vincitore la possibilità di registrare 75 punti nel ranking WTA.

Quanto è importante per il territorio e per il tennis locale vedere svolgersi un torneo di questa portata?

Come Comitato Tennis dell’Hérault, rappresentanza a livello dipartimentale della federazione francese, la nostra missione è sviluppare e promuovere questa disciplina. Dato che lo sport femminile non ha la stessa influenza di quello maschile, ci è sembrato importante, 18 anni fa, concentrarci sul tennis femminile per cercare di formare le ragazze a praticarlo e per dimostrare che può esserci anche spettacolo quando il tennis è giocato dalle donne.

Sei riuscito in queste sfide?

Direi che funziona moderatamente. Siamo un po’ delusi dal basso numero di persone che vengono a vedere le partite. Pensiamo che ci siano tra i 2000 e i 3000 spettatori durante la settimana, anche se potremmo aspettarci almeno il doppio.

Come organizzate questo tipo di evento?

Il lavoro è diviso in tre fasi. Il primo che mi viene in mente è focalizzato sulla chiusura del budget e sulla ricerca degli sponsor. La seconda, che riguarda cinque o sei dipendenti del Comitato, è la fase di preparazione. Quest’ultima è intensa durante gli otto giorni del torneo e riunisce tra i 60 ei 70 volontari.

L’ambientazione è apprezzata dai giocatori?

Il posto è particolarmente apprezzato, infatti. I tecnici del club, ASCH, si prendono cura dei campi molto bene e i giocatori sono spesso stupiti dalla loro qualità. Inoltre, tutti riconoscono che il contesto è magnifico anche se lontano dalle zone commerciali, da qui la difficoltà ad attirare persone.

Cosa possiamo aspettarci dal livello sportivo del torneo questa settimana?

Dipende enormemente dal Grande Slam di Wimbledon. Se l’anno scorso abbiamo potuto avere la straordinaria presenza di Clara Burel (42esima al mondo e 2a giocatrice francese), quest’anno molte giocatrici iscritte da noi si sono esibite durante le qualificazioni del torneo britannico e si sono ritirate dal nostro tavolo come la francese Chloé Paquet ed Elsa Jacquemot e la russa Erika Andreeva. Il vantaggio è che siamo riusciti a riportare in campo giovani speranze francesi a cui abbiamo dato la possibilità di crescere nel nostro torneo.

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