Lilian Laslandes: “La capolista del Nizza mi ha lasciato tornare al Bordeaux in un momento in cui non erano obbligati a farlo perché avevo segnato 13-14 gol”

Lilian Laslandes: “La capolista del Nizza mi ha lasciato tornare al Bordeaux in un momento in cui non erano obbligati a farlo perché avevo segnato 13-14 gol”
Lilian Laslandes: “La capolista del Nizza mi ha lasciato tornare al Bordeaux in un momento in cui non erano obbligati a farlo perché avevo segnato 13-14 gol”
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Per Nizza-Matin, Lilian Laslandes ha ricordato i suoi ricordi con l’OGC Nice, come la partenza dagli Aiglons per il ritorno ai Girondins de Bordeaux.

“Ho fatto gli anni che dovevo fare, ho avuto la possibilità di vincere titoli. È la mia città natale. Ma ho amato anche le mie due visite a Nizza (2003-2004 e 2007-2008). Ne ho un ricordo straordinario. La capolista del Nizza mi lasciò andare al Bordeaux in un momento in cui non erano obbligati perché avevo segnato 13-14 gol. L’allora presidente Maurice Cohen mi disse: “Come spiego che lascio andare il mio capocannoniere? “. Me ne sono occupato io. Ho chiamato i capibrigata e ho organizzato un grande aperitivo per raccontare la mia situazione. Hanno capito. Mi sono sempre sentito in debito ed è per questo che sono tornato nel 2007”.

Come a Bordeaux, ha fatto due visite a Nizza. “Nel 2003, era una squadra in piena euforia con l’allenatore Gernot Rohr, giocatori come José Cobos. Ero più nella fascia d’età della squadra. C’era meno pressione, abbiamo giocato con un po’ più di libertà, forse avevamo anche un po’ più di qualità. La seconda volta sono arrivato quando avevamo 18 anni. È stata una sfida e l’abbiamo raccolta insieme al pubblico e ai giocatori. Abbiamo dovuto lottare fino alla fine”.

Con un soprannome, quello di “casco d’oro”. “È perché ero in un periodo in cui mi stavo decolorando i capelli, non so perché (ride). Ho segnato tanti gol di testa e ho avuto un ruolo anche nella deviazione. Con Koné ed Ederson come razzi sulle fasce, il mio gioco è stato messo in risalto. All’epoca si giocava di più con le qualità di ognuno, tutti venivano messi in campo. Ci siamo divertiti molto.

OGCN

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