Fino al 6 luglio, 8 donne in remissione conquisteranno il Monte Bianco per dimostrare a tutti che c’è vita dopo il cancro. Una sfida sportiva certamente ma anche un messaggio di prevenzione e sensibilizzazione contro il tumore al seno. Un superamento di se stesse e una prova fisica per un messaggio forte: 9 tumori al seno su 10 possono essere curati se diagnosticati precocemente.
All’inizio si è trattato dell’incontro di due persone molto coinvolte nella vita di Niort. Quella di Julien Viroulaud, presidente dell’associazione We are Diversiteam e Isabelle Deschamp, presidente dell’associazione Les PrinSEINSes. Insieme decidono di intraprendere una sfida con le donne in remissione dal cancro. Questo porta il nome di La Cordée de l’après, un’avventura sportiva e umana per mettere in luce la vita dopo la malattia e la prevenzione durante la salita del Monte Bianco da parte di donne motivate. Sono 8 le guerriere dai 37 ai 61 anni che accettano la sfida: Isabelle, Florence, Christine, Léa, Jessica, Vérose, Mélanie e Valérie. Tuttavia, il progetto è considerevole e richiede una preparazione fisica abbastanza intensa. Il Monte Bianco va guadagnato e l’umiltà deve prevalere. Da settembre 2023 la squadra segue un programma settimanale di allenamento sportivo (cross fit) con 2 preparatori fisici, Antoine e Jimmy, del Team Coaching di Niort. Ma non solo, dal momento che il gruppo fa escursioni, arrampicate, speleologia e persino scendendo in corda doppia nel Dungeon. La salita verrà effettuata in più fasi, accompagnati da 2 guide alpine e da un team di supporto per garantire la massima sicurezza e poter reagire in caso di problemi di salute. Se il tempo è bello sono previsti 3 giorni di acclimatamento, 2 giorni di salita, 1 giorno di discesa e 1 giorno di recupero con le famiglie. Naturalmente ci siamo dati appuntamento per incontrarli al loro ritorno per rivedere l’avventura.
• Segui questa avventura in tempo reale su https://www.facebook.com/cordeedelapres
L’associazione
L’associazione Les PrinSEINSes promuove la prevenzione e la ricerca contro il cancro al seno e sostiene le donne colpite da TUTTI i tumori attraverso azioni concrete (valutazioni professionali; sport sanitario; donazioni alla ricerca). Attualmente conta un centinaio di iscritti.
La “filosofia” dell’associazione è “Kintsugi”. Questa arte tradizionale giapponese consiste nel riparare porcellane o ceramiche rotte utilizzando polvere d’oro per realizzare un oggetto prezioso. Più in generale, è la filosofia stessa della “resilienza”, l’arte di riparare le proprie ferite e uscirne più forti.
