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Nel suo parere sulla traiettoria di risanamento dei conti pubblici degli Stati membri dell’UE, la Commissione europea ha ritenuto credibili gli impegni di Parigi e le ha concesso ulteriore tempo per rimettersi in carreggiata.
Ce n'è almeno uno a cui si adattano le intenzioni di bilancio del governo Barnier, ed è la Commissione europea. Mentre si infiammano i dibattiti sulle leggi finanziarie e di finanziamento della previdenza sociale, l'Assemblea ha espresso martedì 26 novembre un parere favorevole sulla traiettoria di risanamento delle finanze pubbliche fino al 2029, parere che la Francia gli ha presentato il 31 ottobre. Questo documento, denominato piano strutturale e di bilancio a medio termine, è una novità derivante dalla recente riforma del patto di stabilità e crescita. Sostituisce il programma di stabilità.
La Commissione, che a luglio ha avviato una procedura per disavanzo eccessivo contro la Francia, ha ritenuto nel suo “pacchetto autunno” che il piano francese, come altri 19 piani europei, soddisfa i requisiti delle nuove regole e stabilisce “un quadro credibile” per eliminare il debito. Raccomanda agli Stati membri, che discuteranno questo tema la prossima settimana e poi a gennaio, “ad approvare la traiettoria delle spese nette previste in questi piani”. Traiettoria per la quale la Francia ha ottenuto una scadenza