Sociale. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è stato un momento di ricchi scambi organizzati dai servizi dello Stato presso la compagnia della gendarmeria Langres alla presenza degli attori che sono intervenuti con le vittime.
Su invito di Régine Pam, prefetto dell'Alta Marna e di Denis Devallois, pubblico ministero, le strutture di Saint-Dizier, Chaumont e anche Langres erano presenti a questo scambio che ha permesso di fare il punto sulla situazione nel dipartimento e sulle azioni implementato. Nel suo intervento, il pubblico ministero ha sottolineato “la forte mobilitazione sul campo delle forze dell'ordine, delle comunità ma anche delle associazioni che sostengono le vittime durante tutto il procedimento”.
Denis Devallois ha poi insistito sul fatto che nell'Alta Marna “si stanno avviando procedimenti giudiziari sistematici e siamo in procinto di giudicare tutti i casi che vengono portati alla nostra attenzione”. Questo desiderio di una risposta sistematica fa parte, come ha ricordato il procuratore, di un approccio volto ad andare sempre più avanti nella lotta alla violenza intrafamiliare. In questo ha sottolineato l'importanza del lavoro dell'ISG (assistenti sociali della gendarmeria) e dell'ISC (assistenti sociali delle stazioni di polizia).
Da parte sua, Régine Pam ha sottolineato la necessità di incontrare gli attori presenti sul campo per questo momento di discussione. Il prefetto dell'Alta Marna ha indicato che nel 2023 sono stati constatati non meno di 850 fatti, una cifra simile a quella del 2022, anche se numerose azioni di sensibilizzazione sono in corso nel territorio dipartimentale. La rappresentante dello Stato ha insistito nel concludere il suo intervento sul fatto che “le vittime saranno ascoltate e sostenute. Che si tratti di violenza sessuale o di genere”.
Associazioni molto coinvolte e networking efficiente
Dando poi la parola alle diverse strutture o comunità presenti per questo momento di discussione, il prefetto ha poi potuto ascoltare dalla bocca degli stessi attori sociali la realtà con cui si trovano ad affrontare. Così l'ISG o l'ISC hanno evidenziato la pluralità di profili e situazioni che si presentano loro. Anche se la quota delle donne vittime rimane largamente maggioritaria, diversi oratori hanno sottolineato che anche gli uomini figurano tra le vittime della violenza intrafamiliare, proprio come i bambini.
Al riguardo, il pubblico ministero ha insistito sul fatto che uno degli obiettivi da perseguire era quello di “rafforzare l'assistenza all'intero nucleo familiare”. Allo stesso modo, Denis Devallois ha spiegato la volontà di rispondere e di elaborare il più rapidamente possibile questo tipo di procedure, “che rappresenta il 45% delle cancellazioni, l'equivalente di un autore ogni tre giorni”. A livello di gendarmeria, la violenza domestica rappresenta il 42% dei casi di custodia di polizia nel 2023, ovvero 203 casi a livello dipartimentale.
A turno, le associazioni come Phill (Programma di alloggio e integrazione attraverso l'edilizia abitativa di Langres) o SOS femmes accueil, hanno sottolineato che il lavoro realizzato grazie alla buona collaborazione tra tutte le parti sarà possibile solo se i fondi saranno disponibili. Un nervo della guerra economica che è stato al centro di una parte degli scambi anche se l'obiettivo, come ha sottolineato Régine Pam al termine dell'incontro, è quello di “ridurre le cifre ma anche di far capire che questo tipo di violenza riguarda o colpisce l’Alta Marna”.
Residenti che, come è stato ricordato durante questo incontro, possono essere informatori e quindi aiutare le strutture che lavorano con le vittime di violenza. Il sostegno è continuo durante tutto il processo di rivelazione della violenza e poi di presa in considerazione da parte della polizia e del sistema giudiziario.
Pierre Gaudiot