“Non potremo resistere due mesi così”… Gli skipper messi alla prova dalla velocità degli ultimi giorni

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Una depressione spinge le barche di testa ad alta velocità, difficile da gestire, verso il Capo di Buona Speranza.

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Télévisions – Redazione sportiva

Pubblicato il 26/11/2024 08:54

Tempo di lettura: 2 minuti

type="image/avif">>Yoann Richomme durante il suo allenamento Imoca Paprec-Arkéa al largo di Lorient, 16 aprile 2024. (LOIC VENANCE / AFP)>>
Yoann Richomme durante il suo allenamento Imoca Paprec-Arkéa al largo di Lorient, 16 aprile 2024. (LOIC VENANCE/AFP)

Una velocità che mette a dura prova le barche, ma anche gli skipper. Mentre avanzano ad una media di oltre 21 nodi (circa 39 km/h) nelle ultime 24 ore, i marinai in testa alla flotta, diretti verso il Capo di Buona Speranza, quasi augurano che la depressione che sta li spinge, li calma. Al check-in delle 7 di mattina, martedì 26 novembre, Charlie Dalin (Macif) è ancora in testa alla corsa davanti a Thomas Ruyant (Vulnerable) e Yoann Richomme (Paprec Arkéa), ma non aumenta più il suo vantaggio.

Per tenere il passo dello skipper Macif, che durante la notte ha sperimentato una punta di 23 nodi, i suoi concorrenti devono lavorare duro. “Ecco, è proprio una gara di velocità, il mare non è troppo mosso ma la barca continua a saltare in tutte le direzioni, va molto veloce, è super spiacevole! Non mi piace molto questo gruppo che bombarda comunque, sono uno di questi eh, ma penso che non riusciremo a resistere due mesi così!”respira Yoann Richomme, sul sito ufficiale della corsa. Lo skipper prevede ancora altri due giorni a questo ritmo, prima che un'altra depressione colpisca la parte anteriore della flotta mentre si avvicina al Capo di Buona Speranza.

In queste condizioni, la vita a bordo “non è sempre semplice”commenta Benjamin Dutreux (Guyot Environnement – Water Family), martedì 14 mattina. “All'inizio, quando inizia ad accelerare, diciamo a noi stessi “non sarà possibile vivere così per diversi giorni”, e alla fine ti ci abitui! Ho avuto problemi a dormire, ora riesco a dormire bene. Avevo difficoltà a muovermi in barca, ora me la cavo benissimo… Quindi eccomi qui, a riprendere la vita che era un po' in stand-by mentre mi acclimatavo a queste condizioni!”descrive. Gli altri skipper dovranno trarre ispirazione da questo perché difficilmente Charlie Dalin rallenterà in testa alla regata.

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