RITRATTO. Dall’amputazione all’Euro, Corentin Dieu rivive nella squadra francese di calcio per amputati

RITRATTO. Dall’amputazione all’Euro, Corentin Dieu rivive nella squadra francese di calcio per amputati
RITRATTO. Dall’amputazione all’Euro, Corentin Dieu rivive nella squadra francese di calcio per amputati
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Sabato 1È Giugno a Evian, nel bel mezzo del pasto della squadra francese di calcio amputati, Corentin Dieu ha ascoltato le esperienze dei giocatori più anziani della squadra. La pressione, gli spalti gremiti, La Marsigliese cantato a squarciagola con la mano sul cuore, avrebbe sperimentato tutto questo per la prima volta in poche ore. E per una buona ragione, l’Amputae Euro che si è svolto in Alta Savoia a giugno – dove la Francia si è classificata 8a – è stata la sua prima competizione con i Blues.

Ha scoperto questa disciplina un po’ per caso grazie al presidente di una società sportiva per disabili vicino a Bourgoin-Jallieu (Isère), dove vive. Era poco dopo il Covid e il fiducioso giovane, ormai 28enne, ha fatto il grande passo andando a un raduno. “Mi sono detto che era esattamente quello di cui avevo bisogno e ho trovato sensazioni incredibili”spiega sedendosi attorno a un tavolo, con le stampelle poste lì vicino.

Perché prima di perdere una gamba, Corentin era sempre immerso nel calcio. Dall’età di quattro anni fino al suo incidente nel 2016, il destro ha giocato lì senza sosta fino a giocare ai migliori livelli regionali come portiere. Il calcio è anche passione per il PSG, un’eredità di famiglia da parte di madre, e un affetto particolare per Sedan, nato nelle Ardenne. “Andavamo spesso alle partite, all’epoca era una vera istituzione”, lui ricorda. Una passione per il rettangolo verde purtroppo interrotta.

Il suo incidente, un ricordo intatto

Il giorno dell’incidente, Corentin lo ricorda quasi come se fosse ieri. “Era il 21 giugno 2016, ricordo tutto dalla A alla Z”, chiede subito. In questo primo giorno d’estate, il giovane lavorava come lavoratore temporaneo in un’azienda metallurgica del suo dipartimento, come faceva da tre mesi. Il compito: grandi bobine di alluminio tagliate su misura per adattarsi alle lame dei rasoi o per rinforzare i paraurti delle auto. Questa giornata, che si annunciava banale, alle 20:30 si è trasformata in una tragedia. Un guasto a una macchina ha causato il ribaltamento di una bobina. Corentin vede arrivare l’incidente, cerca di tuffarsi in una piccola fossa vicino al nastro trasportatore ma alla fine viene catturato. “Ho preso un peso di 3 tonnellate sulla gamba sinistra”, lui dice.

Nell’impatto ha perso conoscenza per la violenza dello shock ma si è risvegliato solo pochi secondi dopo, il tempo di applicare il proprio laccio emostatico per cercare di salvare l’arto schiacciato. “Il dolore non mi ha colpito più di tanto, c’è un livello di adrenalina così enorme che in questo momento non lo senti molto. » Salvare…

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