Abrogazione del reato di scusa di terrorismo: Francia infrangibile

Abrogazione del reato di scusa di terrorismo: Francia infrangibile
Abrogazione del reato di scusa di terrorismo: Francia infrangibile
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La concomitanza dell'arresto di Boualem Sansal con il caso dell'abrogazione del reato di scusa di terrorismo è un incidente di tempismo che la dice lunga sulla libertà di espressione come la intende La insoumise, e conferma le onde della sua indignazione quando il suo sono in gioco gli interessi elettorali.
Ad eccezione di Alexis Corbière che ora può dire quello che pensa senza rischiare la scomunica di cui è già stato colpito, non c'era nessuno nelle file della LFI che condannasse la decisione dell'Algeria.
Ingenuamente, diciamo a noi stessi che la sinistra – in particolare – del nostro Paese dovrebbe mobilitarsi interamente per chiedere il rilascio immediato dello scrittore detenuto ad Algeri senza motivo legale, ad eccezione di tutta la sua opera. Questo viene fatto tra i socialisti che ricordano chi sono e tutto ciò che li distingue dalla LFI: François Hollande, Bernard Cazeneuve, Jérôme Guedj e Carole Delga. Olivier Faure ha parlato con le solite precauzioni, come per i soliti chiacchieroni ambientalisti o comunisti, è silenzio radiofonico. Eppure, la sorte di Sansal è infinitamente più preoccupante di quella di Paul Watson in Groenlandia, a meno che non si consideri, come Aznavour, che la povertà è meno dolorosa alla luce del sole…
Per Jean-Luc Mélenchon e le sue truppe, l'intellettuale franco-algerino è colpevole di una colpa imperdonabile: è troppo francese nel suo attaccamento alla laicità, e non abbastanza algerino nel suo ateismo o nel suo rapporto con Israele…
Insomma, visto che i suoi libri parlano della Shoah o del comunitarismo algerino nelle periferie francesi (“Il villaggio del tedesco”)e mettere in guardia le democrazie dai pericoli dell’islamismo radicale (“2084, la fine del mondo”)questo non è migliore di Kamel Daoud o addirittura di Salman Rushdie. Se Boualem Sansal languisce da dieci giorni in un carcere di Algeri, in definitiva è perché lo ha cercato, lui il cui lavoro è anche oggetto di un brutto sfruttamento da parte dell'estrema destra per legittimare il suo discorso xenofobo e razzista.
Gli Insoumi non hanno avuto una parola di sostegno per lo scrittore franco-algerino ma bisogna capirli. La loro attuale lotta è diretta contro il reato di glorificazione del terrorismo, di cui chiedono l’abrogazione, in quanto – tenetevi forte – viola la libertà di espressione.
Per LFI c'è quindi un cattivo e un buon uso della libertà di espressione, e se non ne capite la sfumatura, ve lo spiegheremo. Quando un intellettuale del Sud impegnato contro l'oscurantismo e per la democrazia critica il potere algerino e combatte l'islam politico, è brutto. Boualem Sansal potrebbe porre fine alla sua vita in prigione, come teme il suo avvocato.
D’altronde, quando Mathilde Panot e Rima Hassan giustificano l’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, è bene, e non dovrebbero essere infastidite dalla polizia giudiziaria. Per i ribelli che ne hanno fatto un affare elettorale, dovremmo essere in grado di trovare scuse ai terroristi e soffiare in pace sulle braci dell’antisemitismo, e se la legge lo impedisce, allora la legge deve essere cambiata.
Quando la sinistra repubblicana – finalmente – smetterà di alienarsi “Francia poco frequentabile” ?

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