L’Iran ha annunciato domenica che i suoi leader avrebbero discusso con Francia, Germania e Regno Unito il 29 novembre.
Nel programma? Il nucleare iraniano, in particolare, dopo la risoluzione che sottolineava la mancata collaborazione di Teheran in materia.
Il nucleare iraniano al centro dei dibattiti. Venerdì 29 novembre l'Iran discuterà del suo programma nucleare con Francia, Germania e Regno Unito, tre paesi che hanno presentato un testo in cui condannano la presunta mancanza di cooperazione di Teheran su questo tema. Parigi, Berlino e Londra, associate a Washington, sono all'origine del testo approvato da 19 dei 35 Stati membri del Consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) sul programma nucleare di Teheran.
Questo testo, che richiama formalmente l'Iran per la sua mancanza di cooperazione sulla questione nucleare, ha provocato le ire di Teheran. Per ritorsione, l'Iran ha annunciato la messa in servizio di “nuove centrifughe avanzate” per il suo programma nucleare. Ciò che ha scatenato il “profonda preoccupazione” della Francia e dei suoi alleati. Teheran difende il diritto all'energia nucleare per scopi civili, in particolare energetici, ma nega di voler dotarsi della bomba atomica, cosa sospettata dai paesi occidentali.
La situazione internazionale anche nel menu
Nel 2015 l’Iran ha concluso a Vienna un accordo con Francia, Germania, Regno Unito, Cina, Russia e Stati Uniti per regolamentare il proprio programma nucleare. In cambio, il testo prevedeva una riduzione delle sanzioni internazionali contro Teheran. Ma nel 2018, Donald Trump, allora presidente degli Stati Uniti, ha ritirato unilateralmente il suo Paese dall’accordo – al quale Teheran si è attenuto, secondo l’AIEA – e ha ripristinato pesanti sanzioni contro l’Iran.
Per ritorsione, Teheran ha aumentato significativamente le sue riserve di materiali arricchiti e ha innalzato la soglia al 60%, vicino al 90% necessario per realizzare un'arma atomica, secondo la definizione dell'AIEA. L’accordo sul nucleare, ormai un guscio vuoto che i negoziati non sono riusciti a far rivivere e che scadrà nell’ottobre 2025, ha fissato questo tasso al 3,67%.
-
Leggi anche
Gli attacchi israeliani contro l'Iran alla fine di ottobre hanno colpito “un elemento del programma nucleare”, secondo Netanyahu
Oltre a questo dossier, l’Iran discuterà della situazione regionale e internazionale con Francia, Germania e Regno Unito, “comprese le questioni della Palestina e del Libano”ha affermato domenica in un comunicato stampa il portavoce della diplomazia iraniana, Esmaïl Baghaï. Il luogo esatto di queste discussioni non è stato specificato.