l'essenziale
Mentre altri radar del Gers sono fuori servizio dopo essere stati coperti o circondati da ruote, quello di Gazaupouy situato sul bordo della D 931 è stato oggetto di un incendio.
I radar del Gers non hanno avuto vita facile negli ultimi giorni. Nel dipartimento, la maggioranza è stata riparata dal freddo durante le molteplici azioni dei sindacati agricoli. Se alla fine verranno rimessi in servizio, uno di essi sicuramente non lampeggerà più. Il radar fisso situato a Gazaupouy, sulla D 931 tra Condom e Agen, è stato distrutto dalle fiamme. Cortocircuito o atto deliberato? L'origine criminale dell'incendio non è stata ancora confermata.
Lo scorso luglio, a Lasseran, una torretta radar posizionata ai margini della RN 21 è stata sabotata, incendiata e poi tagliata alla base. Un atto riprovevole e fortemente condannato dalle autorità. Questo incendio, come il precedente, sarà oggetto di un'indagine approfondita. Da parte sua, l'unione agricola del Coordinamento Rurale declina ogni responsabilità.
Diverse centinaia i danni registrati in pochi anni
Tra il 2018 e il 2022, nel dipartimento del Gers sono stati registrati non meno di 325 atti di danno lieve. 18 danni gravi potevano essere riparati e 16 erano irreparabili. Una constatazione che colloca il Gers al 31° posto tra i dipartimenti in cui i radar sono più vandalizzati secondo l'ANTAI.
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Ricorda che qualsiasi danno al radar costituisce un reato previsto dal Codice Penale. Per aver esposto adesivi, fatto graffiti, oscurato o coperto i vetri di un radar, il responsabile del danno rischia una multa fino a 15.000 euro e la pena comunitaria.
Per aver distrutto o danneggiato un radar (incendio, furto, esplosione), il responsabile del danno rischia una multa fino a 75.000 euro e 5 anni di reclusione. Infine, l'azione collettiva o compiuta da un soggetto occulto aumenta notevolmente le sanzioni previste: fino a 100.000 euro di multa e 7 anni di reclusione.