È la Bibbia in termini di urbanistica per la comunità dei comuni di Parthenay-Gâtine (CCPG), cioè per i circa 836 km2 distribuiti nei trentotto comuni ricadenti nel perimetro intercomunale. E non si tratta di un compito facile: l'elaborazione di questo primo piano urbanistico intercomunale locale (PLUi) è stata avviata nell'autunno del 2018. Basti dire che convalidando il suo progetto giovedì 21 novembre 2024 sera in comunità consiglio comunale nella sede Smeg di Pompaire, il CCPG ha appena vissuto una fase decisiva.
Il documento finale atteso entro un anno
“È il risultato di una lunga consultazione” ha indicato il presidente di Parthenay-Gâtine, Jean-Michel Prieur. Sul tema si sono registrati quasi duecento incontri tra eletti comunali e “in collaborazione con la Camera dell’Agricoltura, quasi il 95% degli agricoltori del territorio comunitario si sono incontrati per individuare edifici e progetti”.
Seguirà un anno di consultazioni
A dieci anni esatti dalla sua creazione, nel 2014, il CCPG si è quindi dotato del suo primo strumento di pianificazione per lo sviluppo armonizzato del proprio territorio.
Un passo decisivo, certo, ma lungi dall'essere definitivo per questo strumento di riferimento che mira a funzionare “per l’attrattività del territorio”. Ogni consiglio comunale interessato dovrà esprimere il proprio parere. Anche i partner istituzionali, le associazioni ambientaliste e anche i cittadini (inchiesta pubblica) verranno consultati prima che la materia ritorni al tavolo comunitario, a priori entro un anno dopo eventuali riadattamenti, per adottare in via definitiva il testo che diventerà legge in materia urbanistica.
L'attività agricola al centro del progetto
Oltre a definire quadri che vadano sempre più avanti verso l’arresto dell’artificializzazione del territorio, il progetto incarna una scelta politica. “Siamo in un paesaggio di bocage con attività zootecnica nel cuore del nostro territorio. Dobbiamo facilitarne le condizioni e allo stesso tempo integrare gli elementi ambientali nel senso del progetto del Parco Naturale Regionale di Gâtine Poitevine, come la conservazione delle siepi e della biodiversità. pone Jean-Michel Prieur. Il PLUi intende infatti garantire la conservazione di circa l'83% della rete di siepi esistente, ovvero 6.258 km di siepi.
Qui i terreni agricoli rappresentano la metà del territorio. Si tratta principalmente di “tenere conto dell’esistente cercando di non battere gli altri settori”, riassume Jean-Michel Prieur. Insomma, “Il desiderio è che sia una vittoria per tutti”secondo Didier Voy, vicepresidente del CCPG per la pianificazione.
“Non dobbiamo armeggiare e abbiamo bisogno del consenso di tutti con la massima flessibilità possibile”, ha commentato in sostanza Didier Gaillard, evocandolo “preoccupazione in campagna” per riecheggiare i timori di Vasles, dopo un errore procedurale nell'inventario delle sue zone umide. L'assemblea ha convalidato il progetto, nonostante gli eterni timori…molto fastidiosi. Solo un eletto ha votato contro, Lucien Jolivot (Doux).
Quadro giuridico per i progetti di costruzione, il documento prevede l'urbanizzazione di 122 nuovi ettari, di cui quasi 50 ettari per l'ampliamento delle zone di attività economica. In termini di edilizia abitativa, di fronte alla grande sfida demografica, il suo postulato era ambizioso: “Permetteteci di accogliere entro dodici anni circa 39mila abitanti [10 % de plus qu’actuellement] dalla produzione di 1.300 unità abitative”. Con “diritti edilizi aggiuntivi per progetti che dimostrano prestazioni energetiche ed ecologiche esemplari”.
saperne di più
> Programma abitativo locale. Oltre al PLUi, gli eletti hanno approvato un programma di edilizia locale che fa eco al PLUi, per rafforzare l'attrattività del territorio. Di fronte alla sfida demografica in particolare, il documento strategico sessennale mira a “sviluppare un’offerta abitativa per meglio rispondere ai bisogni delle famiglie presenti e future”lottando in particolare contro l'aumento dei posti vacanti.
> Pentecoste 2025. Il consiglio comunale di Parthenay-Gâtine ha deciso di rinnovare il sussidio ai costruttori di carri armati per le Cavalcades 2025. Il sussidio complessivo è di 33.000 euro, ciascuna delle dieci associazioni interessate riceverà quindi 3.300 euro. Due terzi della busta (2.200 euro) saranno versati questo mese di dicembre 2024. L'ultimo terzo (1.100 euro) sarà loro versato nel marzo 2025.