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Un quarto dei ponti comunali necessitano di lavori di riparazione “a breve termine”, indica uno studio presentato giovedì 21 novembre. Sono state esaminate circa 40.700 strutture e 400 hanno dovuto essere chiuse perché ritenute troppo pericolose.
Si tratta di un patrimonio invecchiato, poco conosciuto, mal mantenuto e sempre più soggetto all’assalto di eventi climatici estremi. Questo giovedì 21 novembre, il Centro studi e competenze sui rischi, l'ambiente, la mobilità e lo sviluppo (Cerema) rivela una diagnosi preoccupante sullo stato dei ponti stradali comunali: solo un quarto degli edifici studiati è in buone condizioni. I Comuni, che gestiscono circa il 40% del totale di queste strutture sul territorio, faticano a mantenerle.
Altro risultato: un quarto di loro presenta una situazione particolarmente degradata. “Le tre patologie ricorrenti riscontrate sulle strutture sono legate a difetti delle murature, alla corrosione dell’acciaio e all’azione di una corrente d’acqua che altera i supporti di alcune strutture”, specifica lo studio dell'istituzione pubblica. Nel dettaglio, sono circa 10.000 i ponti comunali (24%) interessati “disturbi strutturali” che richiedono “lavori di riparazione in breve tempo”. Per 3.200 di loro (l'8% del totale) il problema c'è “maggiore” e una buona parte anche regali “problemi di sicurezza” che deve portare immediatamente ad una chiusura o limitazione della stazza dei veicoli che possono utilizzarli.
Queste infrastrutture cruciali