Prospezione a freddo in Svizzera: 100 denunce in due mesi

Prospezione a freddo in Svizzera: 100 denunce in due mesi
Prospezione a freddo in Svizzera: 100 denunce in due mesi
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In questo periodo dell’anno è sempre la stessa storia. Più volte al giorno, il telefono squilla e, dall’altra parte, qualcuno cerca di venderci un’assicurazione, senza che noi lo chiediamo. Questo si chiama chiamata a freddo. Nel settore dell’assicurazione sanitaria, invece, la pratica è definitivamente vietata in Svizzera dal 1° settembre.

Ma il minimo che possiamo dire è che alcuni hanno appena cambiato le loro abitudini. La FINMA, responsabile delle sanzioni in caso di mancato rispetto del divieto, ha annunciato giovedì, “dopo poco più di due mesi”, di aver già ricevuto “più di 100 segnalazioni con indicazioni concrete”.

In seguito a tali segnalazioni l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari ha avviato un’inchiesta contro quattro compagnie di assicurazione e di intermediazione. «L’obiettivo è porre fine immediatamente alle attività abusive», annuncia la FINMA. Si noti che questi ultimi potrebbero richiedere misure alle aziende colpevoli o addirittura revocare la loro autorizzazione. Sono state presentate anche accuse penali.

Nel suo comunicato stampa la FINMA rileva che vi sono indizi secondo cui gli operatori di mercato tentano di aggirare il divieto delle chiamate a freddo utilizzando canali di comunicazione diversi dal telefono. Nella misura in cui rientra nelle sue competenze, esamina attentamente anche questi tentativi di elusione.

Ricordiamo che gli assicurati che desiderano cambiare assicurazione sanitaria per l’anno 2025 hanno tempo fino al 30 novembre per farlo.

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